È record di contagi: due italiani su tre verso la zona rossa

Un dilemma comune a larga parte dei suoi colleghi e che sarà compito del Monitoraggio che settimanalmente determina i cambi di colore tra le regioni sciogliere stamattina.

Anche per i pochi che resteranno in giallo la libertà di movimento non sarà più quella di prima, perché la bozza di decreto vieta in tutta Italia, indipendentemente dal colore di appartenenza, le visite a parenti e amici, anche nel limite di due persone e di una sola volta al giorno come fino ad oggi previsto. Una stretta ulteriore suggerita dal Cts e subito recepita dall’ala rigorista del governo per prevenire le tipiche adunate di familiari e amici sotto le feste, che a Natale hanno contribuito non poco ad alimentare la terza ondata.

Con questi numeri dell’epidemia la stretta nei giorni di Pasqua con ogni probabilità alla fine ci sarà, anche se si sta ancora discutendo se far partire il lockdown in tutta Italia dal venerdì santo o dal sabato per arrivare comunque in rosso fino a Pasquetta.

È altrettanto chiaro che con queste nuove strette chi ha ancora il privilegio di risiedere in fascia gialla vedrà prorogato il divieto di spostamento fuori regione oltre la scadenza del 25 marzo.

Misure dolorose che il governo ha deciso di assumere per poter procedere a passo spedito nella campagna vaccinale, cercando di rimuovere l’ostacolo delle varianti. «Con il nuovo Piano vaccinale approvato in Stato-Regioni- dichiara con una punta di ottimismo il ministro per gli affari regionali, Mariastella Gelmini- abbiamo accelerato l’uscita dal tunnel, tutelando i disabili gravi insieme a loro care giver e familiari che verranno vaccinati insieme agli estremamente vulnerabili, mentre procedendo poi per fasce di età facciamo rispettare a tutti il proprio turno».

LA STAMPA

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