Draghi: “Ce la faremo con i vaccini. Ognuno rispetti il proprio turno come ha fatto Mattarella”
Paolo Festuccia
La prima “vera” uscita del premier Mario Draghi fuori dai contesti “istituzionali” è nell’hub vaccinale dell’aeroporto di Fiumicino. Il capo del governo ringrazia i presenti, la Croce rossa, il ministro Speranza, poi entra nel merito del provvedimento varato stamattina dal consiglio dei ministri. Un provvedimento con «misure necessarie» dice l’ex presidente della Bce per evitarne altre «ancora più dure» e fermare l’espansione della malattia. Ma, «questo» riferendosi al centro vaccinale, «è un luogo di speranza, ne usciremo». Grazie ancora «agli italiani per la loro infinita pazienza». Poi aggiunge: «Faremo di tutto per evitare che si ripeta quanto accaduto nella scorsa primavera». Certamente, purtroppo, «c’è una nuova ondata di contagi: nell’ultima settimana – afferma il capo del governo – più di 150mila infezioni contro le 131mila della settimana precedente, un incremento di ricoverati quasi di 5000 persone, della terapia intensiva di seicento unità. Questi numeri impongono massima cautela per limitare il numero di morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie». Vaccini, l’appello di Draghi: “Chiedo a tutti di rispettare il proprio turno, come il Presidente della Repubblica”
Le misure
Sulla base dell’evidenza scientifica, il Governo – spiega il presidente del Consiglio – ha adottato «oggi misure restrittive che abbiamo giudicato adeguate e proporzionate. Lo abbiamo fatto con un decreto legge, che vedrà il Parlamento pienamente coinvolto nella discussione. Le nostre scelte sono state condivise più volte nella Conferenza Stato-Regioni, nello spirito di massima collaborazione tra i diversi livelli dell’amministrazione». E quindi, per venire incontro alle esigenze della famiglie, «abbiamo deciso – sottolinea – già nel decreto legge di oggi, di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. Per chi svolge attività che non consentono lo smart working, sarà riconosciuto l’accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting». Le misure di sostegno economico, dunque, previste nel decreto legge Covid varato dal governo «sono corpose, coprono una platea più ampia e arriveranno rapidamente». Non solo aggiunge il capo del governo, «tra i provvedimenti più significativi, c’è il prolungamento della cassa integrazione guadagni, un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà, per sostenere i “nuovi poveri”, coloro che sono diventati maggioranza nelle file della Caritas». Draghi ha annunciato, inoltre, che «agli autonomi e alle partite IVA che hanno patito perdite di fatturato riconosceremo contributi in forma più semplice e immediata, senza criteri settoriali».
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