Lamorgese: “Lockdown di Pasqua, ecco il piano”

Molteni, però, si era molto speso nella redazione dei decreti Salvini, che poi avete smontato. Ne avete parlato?
«Sì, convenendo che eventuali modifiche non sono all’ordine del giorno. L’anno scorso, i decreti immigrazione erano stati corretti partendo dalle osservazioni della presidenza della Repubblica e tenendo conto del lavoro di raccordo, svolto qui al Viminale, tra le proposte avanzate dalle forze della maggioranza dell’epoca».

Sull’immigrazione si nota in effetti un notevole raffreddamento dei toni. Miracolo del nuovo assetto politico, oppure tregua passeggera?
«È positivo che tutti i partiti della maggioranza mostrino di comprendere fino in fondo le difficoltà politiche ed operative che presentano operazioni, solo apparentemente semplici, come le ricollocazioni in Europa dei richiedenti asilo e i rimpatri di chi non ha diritto alla protezione internazionale. Ora, mi sembra che anche chi in passato ha attaccato il Viminale, talvolta con eccessi inaccettabili, si sia convinto della necessità di remare nella stessa direzione per spuntare un buon accordo con l’Europa». Dl Covid, Draghi: “Nuove misure necessarie. Sostegno a famiglie e imprese”

Solo il meteo sembra fermare i flussi, non gli Stati costieri. Dovremo attenderci un’estate di sbarchi?
«La crisi economica dovuta alla pandemia rende il fenomeno migratorio ancor più difficile da gestire anche perché sono in aumento, soprattutto dalla Tunisia, gli sbarchi autonomi che possono essere fermati solo in partenza. L’Italia sta facendo il massimo sforzo anche sollecitando l’Europa per l’avvio di nuove forme di partenariato con iniziative tese allo sviluppo e azioni finalizzate al contrasto alle organizzazioni criminali che lucrano sulla tratta di esseri umani. Purtroppo, si ripetono naufragi in mare con la perdita di molte vite umane: si tratta di tragedie inaccettabili per l’Italia, che ha sempre avuto tra le sue priorità la difesa dei diritti dell’uomo, primo tra tutti il diritto alla vita. In questo contesto vanno considerate, come elemento di difficoltà, le condizioni di instabilità dei governi di alcuni Paesi di origine e di transito dei flussi migratori».

Anche il premier in Parlamento ha sostenuto che il governo dell’immigrazione clandestina può venire solo da una risposta europea, non nazionale. La discesa in campo di Draghi potrà far ripartire la trattativa tra i Ventisette sul Patto per l’asilo e l’immigrazione?
«Da tempo l’Italia ha improntato la sua azione a Bruxelles sulla necessità di costruire politiche europee in materia di migrazione e asilo ispirate ai principi di solidarietà e responsabilità equamente condivisa tra tutti gli Stati membri. L’esperienza e l’autorevolezza del presidente Draghi rappresentano sicuramente una marcia in più per il nostro Paese. Ma l’Italia non è sola: il confronto con i Paesi mediterranei della Ue è continuo. Sabato prossimo avremo un incontro ad Atene con Grecia, Cipro, Malta e Spagna». Gregoretti, Salvini: “Ho sentito ricostruzione corretta e coerente dei fatti. Quello che decidevamo lo facevamo e lo festeggiavamo insieme”

All’udienza preliminare del procedimento contro Salvini per il blocco in mare della nave Gregoretti, lei ha reso una testimonianza che è stata molto apprezzata dall’avvocato dell’ex ministro, Giulia Bongiorno.
«La difesa, seppure con qualche omissione, ha voluto legittimamente fornire la sua versione e così qualcuno si è spinto in avanti fino a ridurre la mia ricostruzione, appresa de relato o tramite spezzoni di verbale, a un’affermazione di “continuità” in materia di immigrazione tra i due governi guidati dal presidente Conte. Così non è. Da quando sono al Viminale, si è abbassato a 2,5 giorni il tempo medio di attesa tra la prima richiesta di Porto sicuro all’Italia e l’assegnazione della destinazione. In occasione di un paio di eventi, effettivamente, c’è stato un ritardo perché si tentò di individuare un porto sicuro diverso dall’Italia, come stabilito dall’accordo di Malta: ci furono interlocuzioni con la Germania che in un primo momento indicò un porto tedesco ma poi quella proposta venne meno. Ed è proprio dallo spirito di Malta che dobbiamo ripartire perché quella intesa ci ha consentito di trasferire in Europa 1100 richiedenti asilo, di cui ben 975, l’89%, sono partiti dall’Italia dopo il 23 settembre del 2019, il giorno in cui con Germania, Francia e Malta siglammo l’accordo a La Valletta». Gregoretti, Bongiorno: “Le testimonianze dei ministri Lamorgese e Di Maio sono in nostro favore”

Al suo fianco c’è un nuovo Capo della polizia. 
«Al nuovo Capo della polizia-Direttore generale della Pubblica sicurezza è affidata una missione molto impegnativa. Sono certa che il prefetto Lamberto Giannini saprà onorarla con fermezza, competenza e professionalità, alimentando il sentimento di fiducia dei cittadini nei confronti della Polizia».

Intanto un ex Capo della Polizia passa a supervisionare i servizi segreti. Non teme un dualismo con il ruolo del ministro dell’Interno?
«Assolutamente no. Al prefetto Franco Gabrielli, chiamato a ricoprire un incarico di governo di altissimo profilo, ho espresso la mia riconoscenza perché è stato in questi anni un sicuro punto di riferimento, una guida sapiente e imparziale per le forze di polizia. Sono infatti convinta che nel tempo in cui viviamo – purtroppo accelerato da uno scenario inatteso causato dalla pandemia – la collaborazione tra tutte le istituzioni sia condizione imprescindibile per l’unità e la saldezza del Paese»

LA STAMPA

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