Coronavirus, morto Raoul Casadei il re del liscio: la musica piange
di Emilio Marrese
BOLOGNA. Raoul Casadeinon ce l’ha fatta. Un’altra vittima illustre del coronavirus. La star del liscio si è spenta stamattina all’ospedale Bufalini di Cesena (lo stesso dove da giovedì è ricoverato Gianni Morandi, ma per una grave ustione).
Casadei aveva 83 anni e si era contagiato insieme a vari parenti, che si trovano in quarantena fiduciaria a Villamarina di Cesenatico nella tenuta di famiglia. Dopo il ricovero del 2 marzo scorso le sue condizioni erano andate aggravandosi progessivamente.
Casadei: “Mi manca l’Italia che sapeva sognare, ora troppa volgarità”
Il cordoglio dell’Italia
“Gli artisti come Raoul non moriranno mai rimarrà sempre vivo nella sua musica e nelle sue canzoni che viaggiano nell’aria e continuano a esistere”. Lo ha detto Mirko Casadei, il figlio di Raoul che dal padre ha ereditato la guida dell’orchestra, in un messaggio vocale inviato al Tgr Rai dell’Emilia-Romagna. “Oggi – ha detto – è un giorno triste per la Romagna, per tutta Italia, per la musica popolare”.
“Mi stringo al dolore della famiglia Casadei in questo triste giorno
in cui la musica italiana perde uno straordinario interprete e un autore
che ha saputo coniugare tradizione e innovazione in un percorso di
grande qualità artistica. Giustamente definito ‘il re del liscio’,
Casadei è stato un musicista amato in tutto il mondo che con energia e
passione ha fatto ballare intere generazioni portando la tradizione
popolare nelle piazze e tra la gente. Io ho avuto la fortuna di
conoscerlo e l’entusiasmo suo e della sua famiglia mi hanno fatto amare
ancora di più la sua musica e la romagna”.
Così il ministro della cultura, Dario Franceschini.
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