Mantovani: «Lo stop ad AstraZeneca è precauzionale, non è ancora accertato il motivo di queste morti»

di Adriana Bazzi

Mantovani:  «Lo stop ad AstraZeneca è  precauzionale, non è ancora accertato il motivo di queste morti»

La confusione sui vaccini anti Covid è al massimo, in queste ultime ore. L’Aifa, la nostra agenzia italiana del farmaco, ha appena bloccato l’utilizzazione del vaccino AstraZeneca (in via precauzionale) su tutto il territorio nazionale. Lo stesso hanno appena fatto Germania, Francia e Spagna. Seguendo le stesse decisioni, negli ultimi giorni, di Paesi come Danimarca, Norvegia e Islanda. E la gente è sempre più disorientata.

Ma da dove nasce questa confusione? Dalle agenzie regolatorie dei farmaci (in Italia l’Aifa, in Europa l’Ema che dovrebbero garantire la bontà dei medicinali, vaccini compresi) che comunicano male? Dai politici che agiscono di testa loro, come è successo in alcune Regioni italiane, come il Piemonte, dove l’Amministrazione ha sospeso, prima dell’Aifa, alcuni lotti di vaccino? Oppure dall’informazione tradizionale dei media in competizione con quella dei social? E, perché no, anche da un eccesso di esposizione mediatica degli esperti e da ricerche scientifiche che non sono così attendibili? Domande che giriamo, per fare un po’ di ordine, a uno dei più autorevoli scienziati italiani, il professor Alberto Mantovani, fra i più citati nella letteratura scientifica mondiale, direttore scientifico dell’Istituto Humanitas di Milano e professore emerito dell’Humanitas University.

«Questi stop nella diffusione del vaccino di AstraZeneca ci preoccupano — commenta Mantovani —. Uno studio appena pubblicato sul British Medical Journal ci dice che la nuova variante inglese non solo infetta di più, ma è anche più letale, cioè fa più morti. E va fermata con i vaccini».

E i dubbi su AstraZeneca?
«Per la cronaca, una mia nuora è appena stata vaccinata con questo preparato, senza problemi. Ma io ho fiducia nei “cani da guardia” rappresentati dalle autorità regolatorie (quelle che valutano i vaccini, ndr) e, dopo la decisione della nostra Aifa, aspettiamo il responso dell’Ema (l’European Medicines Agency, ndr)».

Sì, ma intanto la gente è sempre più disorientata…
«Allora, dobbiamo dire che queste decisioni delle autorità regolatorie, sul vaccino AstraZeneca, sono dettate dal cosiddetto “atteggiamento di precauzione”: in attesa di accertamenti sugli effetti collaterali (per la verità segnalati solo dalla cronaca, ndr), si sospende tutto».

Ma che cosa è successo con il vaccino AstraZeneca?
«Sempre come ci segnala la cronaca, ci sono state persone che, dopo la somministrazione del vaccino, hanno avuto embolie polmonari (dovute alla formazione di trombi, cioè a coaguli di sangue nelle vene, per esempio, delle gambe, ndr) oppure sono andate incontro a infarto cardiaco o di ictus (il che presuppone una trombosi nelle arterie, ndr). Dobbiamo aspettare l’esito delle autopsie. Ma gli studi scientifici ci indicano che questi incidenti si verificano anche in persone che non hanno avuto il vaccino. Il punto centrale è verificare il vero rapporto causa-effetto, non le coincidenze (in altre parole, se prima del vaccino bevo un bicchiere d’acqua e poi muoio, la mia morte potrebbe essere messa in correlazione anche con il bicchiere d’acqua, ndr)».

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