Mantovani: «Lo stop ad AstraZeneca è precauzionale, non è ancora accertato il motivo di queste morti»

In effetti, i dati che ci arrivano dal Regno Unito, dove il vaccino AstraZeneca è stato somministrato ampiamente, non si sono segnalati particolari effetti collaterali negli studi in «real world», cioè in quelli che si fanno sul campo, nella popolazione che ha avuto il vaccino.
«Confermo. È così. In ogni caso, a oggi, i vaccini anti Sars Cov 2, oggi disponibili, si sono dimostrati sicuri. E lo confermano le pubblicazioni scientifiche (molte delle quali reperibili sui siti delle più importanti riviste mediche, come le inglesi Lancet e Nature o le americane Science e Jama che danno libero acceso alle pubblicazioni sul Coronavirus, in questi momenti: altrimenti si fanno pagare molto, ndr)».

Quindi, i vaccini di Moderna, di Pfizer e, l’ultimo approvato dall’Ema, di Johnson & Johnson (Janssen in Italia) sono sicuri rispetto ai dati scientifici disponibili. Ma che dire dello Sputnik V russo che tanto sta facendo discutere (disponibile a San Marino)?
«Oltre a verificare l’efficacia di questo vaccino, grazie all’analisi degli studi clinici, occorre anche valutare la sicurezza degli impianti di produzione. Se arriverà, con tutti i criteri di sicurezza ed efficacia, sarà benvenuto».

Ma come è cambiata la ricerca scientifica in questa emergenza?
«Parafrasando Blade Runner (il film, quello ovviamente del 1982, ndr) stiamo facendo cose che “noi umani non avremmo potuto immaginarci”. Oggi abbiamo un vaccino efficace, ottenuto in meno di un anno. E funziona benissimo. Dobbiamo diffonderlo il più possibile».

Altro?
«Sì, abbiamo anche imparato dagli insuccessi. Sappiamo, per esempio, che la clorochina (il farmaco antimalarico promosso dal Nobel Luc Montagnier, ndr) non funziona. Lo stesso per i vecchi antivirali e il plasma iperimmune. Anche il cortisone, così tanto propagandato, va usato in casi molto specifici».

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.