Vaccino AstraZeneca, il procuratore Zuccaro: “Reazioni gravi, valutiamo se sostanze o altro nelle fiale abbiano fatto da detonatore”
La procura sta lavorando con team di esperti, «persone competenti che non hanno alcun rapporto in essere con organismi coinvolti, come l’Aifa ad esempio», e ieri c’è stata una videoconferenza con i procuratori di città dove si sono registrati casi sospetti: le siciliane Siracusa, Gela, Trapani, ma anche Biella, Bologna, Napoli, per confrontare i dati e cercare di capire se esistano condizioni simili nei singoli casi. Astrazeneca, Icardi (Regione Piemonte): “Sospensione lotto vaccino è un atto di prudenza”
Tra le ipotesi che vengono prese in considerazione, a proposito di predisposizioni genetiche, si pensa a persone che abbiano malattie autoimmuni, a chi ha il cosiddetto «fattore 2» o «il fattore 5 di Leiden», ma anche a soggetti che possano in passato aver contratto il Covid in maniera asintomatica al punto da non essersene nemmeno accorti, e che abbiano potuto sviluppare anticorpi che, a contatto con il vaccino, abbiano provocato reazioni gravi «in un sistema immunitario particolarmente attivo». Insomma, il vaccino è efficace ma, è il ragionamento su cui si basa l’inchiesta di Catania, su determinati soggetti potrebbe attivare reazioni dell’organismo diverse da quelle previste. «Su questa parte dell’inchiesta siamo a buon punto – dice il procuratore di Catania – ma stiamo facendo ulteriori accertamenti di carattere medico collegiale per comprendere se ci siano componenti del vaccino che interagiscono con questa piccola categoria di soggetti a potenziale rischio. Presto avremo novità che spero possano contribuire anche a restituire serenità alla campagna vaccinale».
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