Merkel sotto accusa per la sospensione di AstraZeneca: «Non è allarmismo, ma precauzione»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO — Sono stati sette casi di trombosi cerebrale, di cui tre mortali, su 1,6 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca somministrate in Germania, a motivare la decisione del governo tedesco di bloccare l’uso del preparato della casa anglo-svedese su tutto il territorio federale. A spiegarlo è Klaus Cichutek, presidente del Paul-Ehrlich-Institut, l’equivalente dell’Aifa in Germania, che tuttavia cerca di tranquillizzare tutti coloro che hanno già ricevuto la prima dose del vaccino, definendolo «sicuro ed efficace»: «Non dovete preoccuparvi, non siete a rischio. E comunque chi si è vaccinato da più di 16 giorni non ha nulla da temere», ha detto, precisando che reazioni ai vaccini sono normali e solo nel caso di forti mal di testa nei primi giorni dopo la somministrazione bisogna rivolgersi a un medico.
«Il nostro dovere — ha spiegato Cichutek — è di verificare anche i più piccoli segnali di rischio. Non è allarmismo, ma precauzione». Secondo il capo del Pei, biochimico di formazione, le complicazioni sono state registrate su sei donne di età compresa tra 20 e 50 anni, due delle quali sono decedute. La terza vittima è stato un uomo, morto per emorragia cerebrale con trombosi. «Questo ci ha spinti a consigliare al governo la sospensione delle somministrazioni, fino a quando non avremo analizzato più precisamente questi segnali. Il nostro giudizio è ancora sospeso». Secondo Cichutek, tuttavia, «per quanto ne sappiamo, questi casi non si registrano con analoga frequenza in alcuno degli altri Paesi dell’Unione europea».Quanto alle conseguenze del blocco di AstraZeneca sulla campagna vaccinale in Germania, che già procede a rilento, Cichutek ha detto che «se dura un po’ di più non è un problema».
Il presidente del Paul-Ehrlich-Institut ha però messo in chiaro che se dovesse essere provato un legame tra il vaccino AstraZeneca e le trombosi, allora «bisognerebbe o prendere misure per limitare il rischio, ovvero rivedere il rapporto tra usi e rischi di tutti i vaccini». La decisione del governo di sospendere il vaccino anglo-svedese si scontra con forti critiche anche dall’interno della maggioranza.
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