Gli aiuti alla aziende sono il cuore dell’intervento e valgono 12 miliardi di euro. Il pacchetto lavoro, invece, costa 10 miliardi. Prevede un miliardo per il reddito di cittadinanza, l’incremento del Rem per tre mensilità e soprattutto la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno, grazie al rifinanziamento della Cig Covid. Per il terziario e le Pmi che non hanno la cassa ordinaria, lo stop e gli ammortizzatori proseguiranno fino a ottobre.

Ci sono poi 6 miliardi per il piano vaccini, un miliardo e seicento milioni a favore di Comuni, Province e Regioni (400 milioni) e altrettanti per i trasporti. Un fondo ad hoc verrà dedicato al settore della montagna (600 milioni).

Infine il restyling fiscale, uno dei piatti principali.

Il calendario delle scadenze è stato rivoluzionato. Dopo il rinvio delle rate della rottamazione, del saldo e stralcio e della digital tax, il governo ha annunciato lo slittamento della dichiarazione precompilata. Le notifiche delle cartelle dovrebbero restare sospese fino a maggio mentre per le partite Iva si parla di una nuova pace fiscale con l’abbattimento di sanzioni e interessi. In arrivo anche un decreto “Ripartenza” per rivedere le norme sui fallimenti.

LA STAMPA

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