Stralcio cartelle fino a 5.000 euro, battaglia sulla cancellazione: cosa ci sarà nel Dl Sostegni

di Michele Di Branco

E’ ancora battaglia sulla cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali. Un accordo sul testo da inserire nel decreto Sostegni non è stato ancora raggiunto tra le forze politiche che sostengono il governo Draghi ed è probabile, a questo punto, che la mediazione finale venga siglata solo in Cdm in programma in serata. Tra le ipotesi in campo in queste ore ci sarebbe la fissazione di un tetto per la cancellazione a 5 mila euro, come inizialmente previsto ma (ed è questa la novità di queste ultime ore) con un limite di reddito fino a 30mila euro. Questa impostazione sarebbe coperta con 1,5 miliardi di euro.

Tuttavia diverse fonti di maggioranza spiegano che sul punto manca ancora un accordo. Le altre ipotesi da ieri in campo sono abbassare a 3 mila euro il tetto per le singole cartelle o ridurre l’arco temporale della sanatoria, che farebbe riferimento non agli anni 2000-2015 ma agli anni 2000-2010. Trovare una sintesi non è semplice: la Lega, addirittura, continua a spingere per portare il tetto a 10mila euro («La pace fiscale è una salvezza per le famiglie», spiega il leader, Matteo Salvini), sostenuta dal Movimento cinque stelle favorevole all’azzeramento del magazzino fiscale. Ma Leu si oppone perché lo considera un condono.

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