Sì ai 32 miliardi di aiuti. Draghi: “Più soldi a tutti il più in fretta possibile”

Luca Monticelli

ROMA. «Più soldi a tutti, il più velocemente possibile». Il premier Mario Draghi ha sintetizzato così il Decreto Sostegni da 32 miliardi, la prima manovra economica del governo di salvezza nazionale nato un mese fa: «E’ una risposta significativa molto consistente alla povertà, alle imprese e ai lavoratori. È un aiuto parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare», ha sottolineato. Il prossimo scostamento di bilancio «non è ancora stato quantificato» e potrebbe arrivare in occasione della presentazione del Def. In un anno di Covid le risorse in deficit hanno raggiunto la cifra monstre di 140 miliardi e con il prossimo stanziamento si aggiungeranno probabilmente altri 15-20 miliardi. Non è però questo il momento di guardare al debito: «Adesso è necessario accompagnare le aziende e le famiglie nel percorso di uscita dalla pandemia. E’ un anno in cui non si chiedono soldi, si danno soldi», ha detto il presidente del Consiglio. Quel momento verrà più avanti e comunque «le regole del patto di stabilità saranno discusse e difficilmente resteranno uguali. Tutti i Paesi stanno aumentando il debito, anche la Germania – ha ricordato – questa è la politica economica da fare oggi».

La conferenza stampa, rinviata un paio di volte per le tensioni nella maggioranza sullo stralcio delle cartelle, si è tenuta nella Sala polifunzionale di Palazzo Chigi, nell’edificio che ospita la Galleria Colonna. La stessa scelta dieci anni fa da Mario Monti per presentare la finanziaria. Un grande ambiente che ieri ha consentito la presenza di trenta giornalisti, sorteggiati tra le varie testate per partecipare alla “prima” sessione di domande al premier. In un’ora, tra le 20 e le 21, Mario Draghi ha risposto in modo conciso e sintetico, uno stile che non si vedeva dal 2008, quando a capo dell’esecutivo c’era Romano Prodi. La lunga trattativa con la Lega, il Movimento 5 stelle e il Pd sul condono viene liquidata così: «La discussione è stata molto soddisfacente». Alla fine la sanatoria sulle cartelle è «molto limitata» e dall’8 aprile cominceranno ad essere pagati i ristori. «Se tutto va come previsto oggi, 11 miliardi entreranno nell’economia nel mese di aprile».

Coordinamento sui vaccini

Astrazeneca è la prima domanda, il premier non ha alcun dubbio: «Non mi sono prenotato ma lo farò, mio figlio l’ha fatto due giorni fa a Londra». La sospensione delle fiale del siero anglo-svedese è stata dettata dall’Ema, gli «interessi tedeschi» non c’entrano nulla, ha aggiunto. «Mettetevi nei miei panni, era mia responsabilità seguire le indicazioni. Il calo delle iniezioni c’è stato solo il primo giorno, poi è stato compensato con altri vaccini». Invece «non va bene» la campagna delle Regioni che vanno «in ordine sparso».

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.