Sì ai 32 miliardi di aiuti. Draghi: “Più soldi a tutti il più in fretta possibile”
L’iniziativa della Cancelliera Angela Merkel, che ha annunciato di voler ordinare il vaccino russo Sputnik se non lo farà Bruxelles, l’ha giudicata così: «È pragmatismo, se c’è il coordinamento europeo bene, altrimenti ognuno va per conto proprio, bisogna accelerare». Un punto che raccoglie subito il plauso di Matteo Salvini, «se l’UE non funziona avanti veloci anche da soli». Draghi ha poi confermato la posizione severa sull’export: «L’Europa prevede che vengano bloccate le esportazioni di quelle ditte che non rispettano gli accordi. Noi l’abbiamo fatto e continueremo a farlo».
Priorità alla scuola
«Per quel che mi riguarda la scuola sarà la prima a riaprire quando la situazione dei contagi lo permetterà». Almeno per i più piccoli, fino alla prima media. Tra le domande dei giornalisti riemerge un tema sempre presente nelle conferenze dell’ex presidente Giuseppe Conte: il Mes. «Occorre essere pragmatici anche in questo – ha spiegato – al momento il livello dei tassi di interesse è tale che prenderlo non è prioritario». Quando ci sarà «un piano della sanità condiviso dal Parlamento e dall’opinione pubblica allora ci chiederemo se vale la pena, ma attivarlo senza avere un piano può significare buttare via i soldi».
Infine il suo futuro, magari al Quirinale. Che orizzonte ha questo governo? «Lo deciderà il Parlamento». Quanto all’idea di essere percepito come salvatore della patria, Draghi ha tagliato corto con una battuta: «Spero che le delusioni future non siano pari alle aspettative attuali».
LA STAMPA
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