L’ossimoro e le élite
Il primo è corretto, il secondo mica tanto, ed è quello applicato a Eni. Però sono modi che vanno avanti da allora, dice Di Pietro, da quando lui era un pm milanese. Interessante, perché se è così – e qualcuno ne sarebbe stupito, altri meno – se davvero a Milano si individuava un colpevole per vedere, poi, quale reato contestargli, certe espressioni un po’ triviali – toghe rosse, procure politicizzate, giustizia a orologeria – assumerebbero un più preciso, aureo significato. Anche a chiarire meglio che il populismo delle élite non è un ossimoro di oggi, è la nostra storia.
LA STAMPA
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