Torna l’ora legale (forse l’ultima) in Italia. Ma perché l’Europa è divisa sull’abolizione?
di Fausta Chiesa
Oltre 1,7 miliardi di euro risparmiati dal 2004 al 2020 grazie a minori consumi di energia per 400 milioni di kWh: quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 15o mila famiglie. È il vantaggio dell’ora legale, che quest’anno torna alle 2 del mattino di domenica 28 marzo fino al 31 ottobre, calcolato da Terna. «Per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti – spiega in una nota a società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale – nei prossimi sette mesi in Italia avremo impatti positivi per il sistema energetico dal punto di vista elettrico, ambientale ed economico. Secondo quanto rilevato da Terna, nel 2020 i benefici dell’ora legale hanno determinato un risparmio pari a un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro. E in tutto questo va considerato che i risparmi sono stati influenzati al ribasso dal calo dei consumi energetici dovuta alla chiusura delle attività per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Per il 2021, pur permanendo una situazione di incertezza legata alla pandemia, secondo i dati attualmente disponibili Terna si attende un parziale recupero del fabbisogno energetico e quindi valori di benefici elettrici, ambientali ed economici più simili a quelli degli anni precedenti. Il Rapporto Ambrosetti
Risparmi di circa 10 miliardi di kilowattora in 16 anni
Dal 2004 al 2020 Terna ha rilevato che il minor consumo di elettricità per l’Italia dovuto all’ora legale è stato di circa 10 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di un miliardo e 720 milioni di euro. Nel periodo primavera-estate i mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre. Spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi l’effetto «ritardo» nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico. Dalla homepage del sito Terna, www.terna.it, è visibile la «curva di carico», che rappresenta l’andamento del consumo di energia elettrica in Italia in tempo reale.
La divisione sull’ora legale nella Ue
Ma l’ora legale è davvero così vantaggiosa a livello complessivo? La polemica in Europa è ferma. Nel 2018 il Parlamento Europeo ha approvato (con l’84% dei voti) una risoluzione che prevede l’abolizione dell’obbligo per i vari Paesi membri di passare da un’ora all’altra due volte all’anno, ma ha anche auspicato una decisione unitaria a livello europeo.
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