Centrodestra in alto mare: per il voto nelle città i candidati sono solo civici

Ma è di queste ore anche lo scontro sulle commissioni parlamentari di garanzia. Se la Vigilanza Rai (oggi al forzista Alberto Barachini) spetterebbe all’opposizione per “prassi”, spetta a un partito d’opposizione per legge il Comitato di controllo sui Servizi, il Copasir. La Lega non intende passare il testimone, togliendolo dalle mani di Raffaele Volpi. Roberto Calderoli lo ha fatto capire abbastanza chiaramente nella riunione avuta negli ultimi giorni al Senato con Ignazio La Russa (Fdi) e Licia Ronzulli (Fi). Così, proprio La Russa ha scritto alla presidente Casellati per rimarcare appunto come “la legge, in forma insuperabile, assegna ad una forza di opposizione” quella presidenza. E siccome la Lega cita come precedente il caso di Massimo D’Alema – rimasto al Copasir nel 2011 nonostante l’avvento del governo Monti e l’ingresso del Pd in maggioranza – il senatore di Fdi sostiene che sono “circostanze non comparabili”. Perché in quel caso l’esecutivo era completamente tecnico, perché si era a fine legislatura e perché su D’Alema c’era l’unanimità, ovvero il voto favorevole anche della Lega, allora unico partito di opposizione. Oggi invece l’unico partito di opposizione, Fdi, è contrario alla permanenza in carica di Volpi. Peccato che Salvini non abbia alcuna intenzione di mollare il controllo parlamentare sui Servizi segreti.

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