Salvini e Open Arms, la procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio per l’ex ministro

Salvini ha subito reagito ripetendo concetti già espressi in passato, anche in occasione del processo per lo stop alla nave Gregoretti ( che lo vede parimenti imputato di sequestro di persona ai danni di un gruppo di migranti): «Preoccupato? Proprio no. Sono orgoglioso di aver lavorato per proteggere il mio Paese, rispettando la legge, svegliando l’Europa e salvando vite. Se questo deve provocarmi problemi e sofferenze, me ne faccio carico con gioia. Male non fare, paura non avere».

Uno dei quesiti attorno al quale si è sviluppata la discussione in aula è: perché Salvini dovrebbe andare a processo e il premier Conte – che aveva condiviso l’approvazione dei decreti per fermare le navi Ong – no? La risposta, proprio in aula è stata fornita dal procuratore Lo Voi: «Il presidente Conte si è espresso in maniera chiarissima sul fatto che la responsabilità dell’atto amministrativo di concessione del pos (il porto di sbarco, ndr.) risalisse alla competenza esclusiva del Ministero dell’Interno così come ha fatto la ministra Lamorgese, gli altri testimoni e il ministro Di Maio. Non si trattò di un atto politico, ma amministrativo, mai condiviso in consiglio dei ministri».

CORRIERE.IT

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