Cartabia, svolta sulla giustizia: «Pagelle alle toghe e valutazioni esterne»

di Valentina Errante

Magistrati più preparati, sottoposti a verifiche periodiche, e processi veloci che “neutralizzino” il nodo gordiano della prescrizione che, per ragioni politiche, non potrà essere reciso. Il tavolo di lavoro sulla riforma penale, presieduto dall’ex presidente della Consulta Giorgio Lattanzi, sta mettendo a punto gli emendamenti che il Guardasigilli Marta Cartabia dovrebbe presentare ai testi già incardinati alla fine di aprile. Si cerca la mediazione su molti punti, a partire dalla “revisione” della prescrizione, che può avvenire solo nell’ambito di una riorganizzazione dei processi. Ma Cartabia, come ha sottolineato in commissione Giustizia alla Camera, punta molto anche sulla formazione dei magistrati. Oggi intanto, la ministra parteciperà al plenum del Csm presieduto dal presidente Mattarella, che approverà l’istituzione della Procura europea.

VALUTAZIONI
L’idea annunciata dal vice presidente del Csm David Ermini, proprio sul Messaggero di domenica scorsa, di valutare le toghe è all’esame dei giuristi di via Arenula, che stanno studiando anche la riforma del Csm. Ma sembra escluso che le “pagelle” si basino su risultati concreti, come l’esito delle inchieste per i pm. La ministra sembra infatti più orientata a una periodica valutazione sulla formazione dei candidati o di chi già svolga ruoli direttivi e semidirettivi degli uffici giudiziari. Cartabia lo ha detto con chiarezza in commissione Giustizia alla Camera, esponendo le linee guida del suo programma. Il Guardasigilli ipotizza infatti corsi obbligatori più lunghi di quelli attuali, che riguardino anche i profili organizzativi dell’amministrazione della giustizia e coinvolgano anche docenti «e testimoni esterni al circuito giudiziario». Sessioni di studio che si concluderanno con una valutazione seria del profilo attitudinale dei partecipanti.

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