Sos delle Regioni: “Subito più vaccini o il piano si blocca”
GIACOMO GALEAZZI
ROMA. «Dal 1° aprile partiamo con le prenotazioni sul sito delle Poste per gli over 70», spiega alla Stampa.it l’assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini. «I problemi sono sorti con il vecchio piano vaccinale che riteneva non idoneo AstraZeneca per le persone con più di 55 anni- evidenzia Saltamartini-. In precedenza a creare rallentamenti e ritardi nell’immunizzazione di massa è stata la creazione da parte del governo della categoria dei “servizi pubblici fondamentali”. Ogni Regione, infatti, ha interpretato a suo modo quali fossero i lavoratori da vaccinare in via prioritaria. Nelle Marche li abbiamo limitati alla scuola e alle forze dell’ordine, ma altrove sono stati somministrato vaccini a magistrati, avvocati, commesse di supermercati, dipendenti delle imprese di pompe funebri. In questo modo si è allargata la platea di chi deve poi completare con il richiamo il proprio ciclo vaccinale». In seguito, sottolinea l’assessore alla Sanità della Regione Marche, «si è stabilito che tutti possono essere vaccinati con AstraZeneca indipendentemente dalla fascia di età a cui appartengono. Salvo somministrare Pfizer e Moderna agli over 80 affetti già da altre patologie». Giannini: “Sui vaccini ritardi inaccettabili: Draghi non esiti a scavalcare le regioni, la Costituzione glielo consente”
Cicli da completare
«Completate le vaccinazioni di operatori della scuola e della
sicurezza, proseguiamo a immunizzare gli “over 80”: siamo a 90 mila
persone su un totale 122 mila- spiega Saltamartini-. Venerdì scorso il
commissario per l’emergenza Covid ci ha comunicato che il piano di
rifornimento dei vaccini prevede l’arrivo in Italia nel trimestre
aprile-maggio-giugno di 50 milioni di dosi. La ripartizione regionale
che abbiamo appreso venerdì stabilisce per le Marche solo 210 mila dosi
ad aprile. E ciò significa che si riescono a coprire con i richiami
appena centomila persone. A maggio ed aprile le forniture mensili alle
Marche saliranno a 800 mila vaccini. Quindi completate le categorie
della scuola e del comparto sicurezza (cioè i servizi pubblici
fondamentali), si procede per fasce di età e soggetti fragili».
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Cambio di passo
«Oggi con i vaccini a
disposizione possiamo quotidianamente vaccinare nelle Marche 6 milia
persone in tutto, mentre ai margini del sistema di somministrazione
restano i 1200 medici di base ai quali non riusciamo attualmente a
fornire più di 5 dosi a settimana, cioè un quantitativo scarsissimo-
precisa l’assessore regionale alla Sanità della Regione Marche-. Noi
abbiamo un milione e 200 mila persone da vaccinare, con l’immunità
di gregge fissata a 900 mila. Se alle 600 somministrazioni quotidiane
nei centri vaccinali possiamo aggiungerne altrettante attraverso 1200
medici di base significa che arriviamo a 12 mila persone immunizzate
quotidianamente e prima dell’estate diventiamo una regione “Covid free”
sul modello di Israele».
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