Sacri stipendi, ecco quanto guadagnano cardinali e vescovi
La riduzione delle retribuzioni però «non si applica qualora l’interessato documenti che gli sia impossibile far fronte a spese fisse connesse allo stato di salute proprio o di parenti entro il secondo grado». Sono i porporati e i capi dicastero della Curia romana a finire sotto la scure della spending review papale. Dunque, i cardinali e i vescovi che gravitano nelle diocesi italiane (circa 220) dipendono dall’Istituto di sostentamento del clero e guadagnano, al netto, intorno ai 1.300-1.400 euro al mese (diverso il caso di chi insegna a tempo pieno per cui può contare anche su quelle entrate). Ben altro discorso è quello per i cardinali della Curia romana, un mondo diverso dal punto di vista economico e anche dal punto di vista fiscale: il piatto cardinalizio si aggira tra i 5mila e i 5.500 euro. Dall’1 aprile lo stipendio dei porporati di Curia sarà tagliato del dieci per cento.
LA STAMPA
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