Vaccini, dentro la Thermo Fisher, la fabbrica di Monza dove si produrrà il Pfizer-BioNTech
Il polo chimico-farmaceutico in Brianza, che conta 680 imprese e 48 mila addetti, si pone dunque sempre più al centro della ricerca e della produzione di vaccini contro il Covid. È di poche settimane fa la notizia dell’accordo per la produzione del vaccino russo Sputnik presso la Biontech Adienne di Caponago a pochi chilometri da Monza, mentre i «vicini di casa» di Thermo Fisher a Monza sono i laboratori di Roche Italia che conta 600 dipendenti e che dalla fine dello scorso anno, ha stretto un accordo con Moderna per l’utilizzo dei test anticorpali nei trial di ricerca. In tema di ricerca sono invece i laboratori della monzese Rottapharm Biotech ad aver sviluppato insieme alla romana Takis il vaccino Covid E-Vax, uno dei pochi a Dna entrato nella Fase 1 di sperimentazione il 1 di marzo presso l’ospedale San Gerardo di Monza, lo Spallanzani di Roma e l’Irccs Pascale di Napoli. «La farmaceutica in Brianza ha una lunga tradizione nella produzione di farmaci di vecchio stampo — spiega Lucio Rovati, presidente di Rottapharm Biotech — la produzione dei nuovi vaccini richiede invece un investimento in innovazione che potrà essere di spinta per la farmaceutica del futuro».
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