Salvini: «Dopo Pasqua si può riaprire». La Lega agita la maggioranza di Draghi
Certo, Draghi non ha alcuna intenzione di varare un provvedimento che entri in vigore poche ore dopo la firma, come era accaduto per l’ultimo decreto di Giuseppe Conte. Ma è altrettanto difficile che il decreto arrivi già domani: nella Lega si scommette su mercoledì prossimo.
L’idea — o la speranza — è che nelle ore appena prima del decreto, l’andamento dell’epidemia possa raffreddarsi. Cosa che consentirebbe di scrivere un provvedimento diverso, almeno un po’, da quello previsto.
Enrico Letta, però, non lascia cadere la palla: «Vedo la Lega in difficoltà: gli atteggiamenti di Salvini sono quelli di chi non sa come prendere questa situazione. E Draghi gli sta rispondendo con una precisione che rafforza la nostra idea di sostegno al governo». Tra l’altro, ci sono alcune regioni che potrebbero aprire un loro fronte. Chi certamente l’ha già fatto è Maurizio Fugatti, il presidente della Provincia autonoma di Trento. Prima ancora che si riunisse la cabina di regia, aveva deciso: i bambini torneranno sui banchi di scuola già domani, mentre i loro coetanei nel resto d’Italia dovranno attendere dopo Pasqua. Giusto per tre giorni, poi scattano le vacanze per la festività: ma il segnale politico c’è tutto.
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