Priorità dubbia/La pretesa delle toghe che ignora i più fragili
Quanto ai
magistrati, la loro professione non è più a rischio di tante altre. Al
contrario. L’autorità, e anche la forza, di cui dispongono, consentono
controlli rigorosissimi agli accesi alle aule di giustizia. E, sia detto
a onore di moltissimi presidenti, queste precauzioni sono state
rispettate senza alcuna conseguenza negativa, dimostrando che, con
un’adeguata organizzazione l’inevitabile rallentamento dei processi non
aumenta più di tanto la crisi della Giustizia.
Per questo chiedere, o
addirittura pretendere, una corsia preferenziale, è ingiustificato dal
punto di vista razionale, e odioso sotto quello etico. E comunque, tanto
per citare il solito Fouché, se non è un crimine è anche peggio, è un
errore.
Un’ultima considerazione. Il governo sta apprestando, pare, un decreto legge che conferisca uno scudo penale ai medici impegnati nella vaccinazione. Per piacere, faccia presto. La notizia che alcuni di loro sono stati indagati per aver inoculato un vaccino approvato dall’autorità, disciplinato dalla legge e imposto dalla deontologia, credo abbia fatto il giro del mondo, esponendoci al ridicolo.
Se i camici bianchi, che per fortuna si sono dimostrati assai più responsabili delle toghe, minacciassero di sospendere le vaccinazioni, come l’Anm minaccia di fare con i processi, i cittadini potrebbero essere tentati di rivolgersi al generale Figliuolo per chiedergli di suonare, se non la tromba del Giudizio, forse quella dell’Adunata.
IL MESSAGGERO
Pages: 1 2