“La cura ai sanitari no-vax? Via lo stipendio e vedrete”

Enza Cusmai

Salvatore Giuffrida, siciliano di sangue e ligure nella formazione, è direttore generale dell’ospedale S. Martino di Genova, polo sanitario con circa 5mila dipendenti.

È l’ospedale in cui un sanitario no vax ha infettato 17 pazienti.

Oggi arriva in Liguria il generale Figliuolo e il capo della Protezione civile Curcio. Messaggi per loro?

«A loro chiedo solo di accelerare sui vaccini. E vorrei mandare a dire al premier Draghi di fare presto».

Riguardo a cosa?

«Al decreto sugli operatori no vax. Noi datori di lavoro abbiamo le mani legate. Siamo costretti a tenerci in corsia gente che può trasmettere il virus ai pazienti e rischia a sua volta di ammalarsi. Inaccettabile».

Perché non li spostate come suggeriscono in molti, compreso il governatore Bonaccini?

«Non so se sentirmi annoiato o infastidito da queste chiacchiere. Persino in Procura si dice che sono sanzionabili i datori di lavoro che non spostano i non vax».

Dunque?

«Chi lascio in corsia se trasferisco gli operatori che rifiutano il vaccino? Se allontano 30 infermieri di rianimazione io tolgo 6 posti letto. E questi pazienti dove li mando? Con gli spostamenti faccio un dispetto al sistema ospedaliero: i posti letto sono in proporzione al numero dei dipendenti».

Da voi quanti sono i no-vax?

«L’adesione al vaccino tra i medici è pressoché totale, ma tra infermieri, oss, tecnici la percentuale dei vaccinati si ferma all’85%».

Quindi il 15% è scoperto?

«Esatto. Circa 400 operatori sanitari che fanno parte della catena assistenziale nei reparti e negli ambulatori rifiutano di vaccinarsi. Che faccio, li mando tutti al centralino?».

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