In un anno + 40% di pasti alle mense dei poveri e +50% di richieste di aiuto

«La pandemia, oltre a generare una drammatica crisi sanitaria, sta indebolendo fortemente anche il tessuto sociale. Peggiorando la condizione dei più fragili. E mettendo in difficoltà tante famiglie che prima della crisi Covid vivevano un’esistenza serena», sottolinea il direttore dell’Antoniano padre Giampaolo Cavalli. «Dal nostro osservatorio– aggiunge il religioso francescano– notiamo un’importante crescita delle persone e delle famiglie che hanno bisogno di aiuto».

Intere famiglie

Evidenzia padre Cavalli: «Tra i nuovi ospiti delle mense francescane, i nostri volontari ci segnalano tante persone che hanno perso il lavoro. In seguito all’emergenza. E che spesso fanno anche fatica a chiedere aiuto. Perché provano quasi vergogna per la loro nuova condizione. E intere famiglie, spesso con bambini piccoli, che a causa della pandemia si sono trovate in difficoltà. Le persone che hanno bisogno di aiuto non possono essere lasciate sole. Soprattutto in questa situazione così difficile». Operazione Pane «tiene unite le mense francescane». E, puntualizza il direttore dell’Antoniano, «ci aiuta a non dimenticare nessuno. A mettere in tavola un pasto caldo per tutti. E a fare in modo che le nostre porte restino sempre aperte in sicurezza. Nonostante le grandi difficoltà del momento».

Operazione Pane

Le realtà francescane italiane sostenute dal progetto “Operazione Pane” formano una fitta rete di solidarietà. Ad esse si unisce anche un’opera francescana in Siria. La mappa dei centri per gli aiuti include Roma, Palermo, Catanzaro. La Spezia, Torino, Verona. Bologna, Pavia, Monza. Milano, Lonigo, Voghera e Baccanello. In questi mesi di emergenza le mense francescane si sono tutte tempestivamente riorganizzate. Per continuare a restare accanto ai più fragili. Nel pieno rispetto delle disposizioni delle autorità. Per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Attivando la distribuzione di kit alimentari all’aperto. Organizzando colloqui “a distanza”. Per raccogliere le richieste di aiuto dei più fragili. E distribuendo pacchi alimentari a domicilio. Attualmente le 14 realtà francescane distribuiscono quasi 36 mila pasti ogni mese. Circa 1.200 al giorno.

Pasqua solidale

A Palermo, il giorno di Pasqua, la Mensa del Padre Abraham conegnerà agli ospiti le “scatole scalda cuore”. Cioè confezioni piene di regali. Raccolti tra i cittadini. Per aiutare i senza fissa dimora e le famiglie che si rivolgono ai frati. A Torino le famiglie della Mensa e del Centro di Ascolto Sant’Antonio sono raddoppiate rispetto allo scorso anno. Per le festività pasquali ricevono uno speciale pacco alimentare. A Bologna, sede della mensa, padre Ernesto dell’Antoniano coordina l’intero progetto “Operazione Pane”. I frati e i volontari restano accanto ai più fragili. Preparando per loro un pranzo speciale con dolci di Pasqua. Anche le 80 famiglie accolte dall’Antoniano ricevono un dono per le festività. Ceste piene di prodotti alimentari e uova di Pasqua per gli oltre 160 bambini sostenuti dall’organizzazione.

Negli occhi

«Tra i tanti auguri ricevuti a Pasqua- racconta padre Giampaolo Cavalli- una persona mi ha fatto un augurio che mi ha colpito tanto. “Abbi sempre occhi belli per vedere la vita, la Resurrezione per riuscire a scorgerla ogni giorno”. Questo è vero. Bisogna avere occhi per vedere la Resurrezione. Ogni giorno. Insieme”. Soprattutto, osserva il direttore dell’Antoniano, “in questi mesi segnati dal coronavirus. Dove facciamo tanta fatica. Medici e infermieri con il volto segnato dalle mascherine. E devastato dalla stanchezza». Conclude padre Cavalli: «Città vuote. File sempre più lunghe davanti alle mense dei poveri. Occhi tristi di tanti ospiti inabituali in queste file. In tutto questo c’è un futuro che prende forma. Certamente il vaccino. Ma soprattutto l’infaticabile disponibilità del personale sanitario. Di tantissimi giovani mai stanchi di mettere a disposizione il loro tempo. La tenacia di tantissimi a inventare possibilità di incontro. Di sostegno. Di cura dell’altro. In tanti. In tante situazioni. Stiamo imparando quanto tutti siamo fratelli».

LA STAMPA

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