Mascherine pericolose, maxi sequestro: hanno mandato i nostri medici a combattere a mani nude
Errori compiuti da tutti sì, tanti. E non abbiamo dimenticato di segnalarli di volta in volta. Ma qui di delitto – colposo o meno – e non di errore si tratta: una cosa da processo di Norimberga sulla gestione della pandemia, e non possiamo che allontanare da noi questo sospetto se non sarà provato e riprovato fino a scongiurare ogni ragionevole dubbio.
Ieri molto scandalo ha suscitato altra brutta vicenda sulla gestione della pandemia: in Sicilia secondo altra inchiesta della magistratura aiutata da intercettazioni, sarebbero stati truccati i dati giornalieri sui contagi per evitare di finire in rosso e dovere chiudere tutte le attività. Così venivano spalmati su più giorni per diluirne l’effetto. Sono scattati tre arresti di dirigenti al top della struttura dell’assessorato alla Sanità, e si è dovuto dimettere anche l’assessore, Ruggero Razza, indagato. A inchiodare il gruppo mediaticamente è una intercettazione che certo risulta assai sgradevole: “Spalmiamo i morti”.
Non so in che contesto sia stata pronunciata la frase che marchia l’inchiesta. So però che è una frase stupida e inutile. Perché mai il numero di morti è entrato fra gli originari 21 indici che determinavano l’algoritmo sulle chiusure regionali o locali. Quindi registrare i morti quando effettivamente sono avvenuti i decessi o farlo con qualche giorno di ritardo non determina assolutamente nulla. E si capisce perché: il numero dei morti – dolorosissimo – non riflette mai la situazione attuale dei contagi, ma quella di alcune settimane prima.
Contano invece sicuramente gli indici RT e soprattutto la pressione dei ricoveri in terapia intensiva o in posti letto non critici. La gravità delle mascherine bucate consegnate a medici e infermieri non è comparabile nemmeno lontanamente con quella del caso siciliano. Non c’è che augurarci della conclusione più rapida possibile dell’inchiesta. Oggi possiamo solo ringraziare la Guardia di Finanza per avere evitato con quel sequestro di 65 milioni di mascherine di mandare a mani nude contro il virus altre decine di migliaia dei nostri eroi in corsia.
IL TEMPO
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