Nuovo decreto, Italia in zona rossa o arancione ad aprile: le regole per spostamenti, scuole, riaperture
Scuole in presenza, le Regioni non potranno chiuderle
In tutta Italia tornano in presenza le scuole fino alla prima media, governatori e sindaci non potranno chiuderle. A meno che un territorio venga a trovarsi in situazioni di particolare gravità, come può accadere per la forza di una variante del Covid. In zona rossa gli alunni dalla seconda media in su potranno frequentare solo a distanza. Invece in zona gialla e arancione «il secondo e terzo anno della scuola secondaria di primo grado si svolgono integralmente in presenza e le secondarie di secondo grado garantiscono l’attività in presenza dal 50 al 75%».
Seconde case (anche in zona rossa)
Il nuovo decreto conferma la possibilità di rientro nell’abitazione e dunque consente di andare nelle seconde case anche se i trovano in zona rossa. I governatori e i sindaci potranno però emettere ordinanze restrittive. Ecco le regole che devono essere rispettate: può andare nella seconda casa soltanto il nucleo convivente e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Può andare nella seconda casa soltanto chi dimostra di averne avuto titolo (quindi ne è proprietario o affittuario da una data antecedente al 14 gennaio 2021).
Sospensione per i sanitari no vax
Medici, infermieri e farmacisti sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita. La regione è obbligata a trasmettere alle Asl i nominativi dei soggetti che non risultano vaccinati. Entro 5 giorni l’interessato deve presentare la documentazione poi scatta «la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali». Quando ciò non è possibile, «non è dovuta la retribuzione, altro compenso o emolumento, comunque denominato fino al completamento del piano vaccinale nazionale e non oltre il 31 dicembre 2021».
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