Così il Recovery Plan rivoluzionerà la montagna: ecco i fondi previsti e dove

Gianni Giacomino

La Camera dei Deputati ha approvato stasera le risoluzioni con le quali propone al Governo percorsi, opportunità e sfide che dovranno rientrare nel piano di ripresa e resilienza. Ovvero il documento che, entro fine aprile, dovrà essere inviato a Bruxelles per dire come l’Italia vuole utilizzare i 209 miliardi del Next generation EU (750 miliardi totali per tutti i Paesi europei) sul quale il Parlamento ha lavorato negli ultimi due mesi. Camera e Senato hanno redatto una serie di documenti che oggi sono stati oggetto di discussione alla Camera dei Deputati e domani in Senato. Montecitorio e Palazzo Madama hanno definito una serie di proposte che il governo Draghi dovrà analizzare in particolare con il ministero dell’Economia e delle Finanze per poi consegnare a Bruxelles il pacchetto di missioni e componenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Nel documento emerge per la prima volta una forte attenzione ai territori, al ruolo che avranno i Comuni, dalle grandi città ai piccoli centri nella transizione ecologica e nella transizione digitale. La prima, la transizione ecologica ed energetica, occuperà il 37% dei 209 miliardi che l’Europa consente all’Italia di investire, mentre la transizione digitale utilizzerà il 25%. Tre i capisaldi sui quali la Camera oggi si è pronunciata confermando gli indirizzi dati dalla Commissione Europea e dal Governo nei primi documenti per il Piano nazionale di ripresa resilienza. Occorre superare la polarizzazione tra nord e sud, fra donne e uomo, riducendo le diseguaglianze quanto la pandemia ha fatto esplodere. Occorre pure valutare le opportunità che avranno le nuove generazioni nel nostro Paese. Ma la questione davvero importante è che, nella risoluzione del parlamento, Montecitorio ha ribadito un ruolo centrale per le aree montane del Paese. Una posizione espressa in diversi paragrafi delle 180 pagine del documento votato dai parlamentari che Uncem ha apprezzato con una nota nel quale racchiude le gli obiettivi e le opportunità per ridurre tutte le disuguaglianze che ci sono fra territori montani e urbani. Uncem, con i documenti redatti, è stata ascoltata dai parlamentari che hanno lavorato due mesi nelle commissioni. La montagna c’è per migliorare la Strategia nazionale aree interne e renderla più efficace, c’è per la transizione ecologica che si realizza con le Green communities.

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