La sfida di Letta per rimettere il Pd al centro tra correnti da rinsaldare e il nuovo “manifesto” di Bettini
Intanto, sul fronte del partito, Letta ha visto le due neo-presidenti di gruppo, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani, per fare il punto sulle leggi in discussione e richiamarle a ricomporre eventuali fratture, specie alla Camera. Dove il segretario potrebbe rientrare a ottobre, candidandosi alle suppletive di Siena, il seggio lasciato vacante da Pier Carlo Padoan. Utile per provare a rinsaldare il rapporto con i parlamentari e tenere sotto controllo le correnti che, come l’esperienza di Zingaretti insegna, non sempre rispondono agli input del Nazareno.
Forse la sfida più difficile per Letta. Il quale presto dovrà avere a che fare con la nuova area politico-culturale appena fondata da Goffredo Bettini. Le Agorà, questo il nome dell’associazione promossa dal dirigente ex pci, si propone di mettere insieme esperienze e visioni diverse per costruire un campo largo di centrosinistra la cui radice sia socialista e cristiana. Con un obiettivo preciso: superare l’attuale sistema correntizio che non aggrega sulle idee ma solo per filiere di fedeltà. Già pronto il manifesto, a cui hanno collaborato molte voci non organiche al Pd, da Mario Tronti a Nadia Urbinati, oltre alle tante di dentro: gli ex ministri Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi, l’ex governatore della Toscana Enrico Rossi, il deputato Roberto Morassut, l’europarlamentare Massimiliano Smeriglio, la senatrice Monica Cirinnà, Enrico Gasbarra, il sindaco di Bologna Virginio Merola e tanti altri. La presentazione ufficiale avverrà in streaming il 14 aprile. Ma l’evento clou si terrà il 29, guest star i due protagonisti del campo largo che Bettini si propone di costruire: Giuseppe Conte ed Enrico Letta.
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