Bill Hwang, il più pericoloso miliardario che non avevate mai sentito nominare

gianluca paolucci

Il più pericoloso miliardario del quale non avete mai sentito parlare si chiama Bill Hwang. Fino a lunedì scorso, pochi lo avevano sentito nominare al di fuori dei ristretti circoli dei grandi broker di Wall Street e anche tra di loro nessuno sapeva davvero quanto fosse ricco. E neppure, forse, quanto fosse pericoloso.

Poi una settimana fa ViacomCbs, gigante Usa dei media, ha annunciato una emissione di nuove azioni, il mercato non ha gradito e il titolo è crollato. E con Viacom è crollato il castello di carta, debiti e operazioni spericolate messo in piedi da Hwang. Giovedì, i rappresentanti di Goldman Sachs, Morgan Stanley, Credit Suisse, Ubs e Nomura sono stati convocati da Hwang. Il problema è che Archegos, il suo family office, non poteva depositare nuova liquidità per coprire il crollo del valore di Viacom – il cosiddetto «margin call» – e l’investimento andava liquidato in modo ordinato. Poi lì, in quell’incontro, è successo qualcosa che probabilmente capiremo solo nei prossimi giorni ma in sostanza può essere riassunto nella mancanza di fiducia. A quel tavolo, qualcuno non si è fidato e ha iniziato a liquidare i titoli di Hwang. Tutti e in fretta. Venerdì, prima Goldman e poi Morgan hanno venduto tutte le loro posizioni e limitato così i danni. Almeno venti miliardi di dollari titoli di una mezza dozzina di società sono finiti sul mercato in un solo giorno, venerdì scorso. Altri dieci miliardi almeno il lunedì successivo, quando si sono accodati gli altri. Credit Suisse e Nomura sono rimaste col cerino in mano e accumulato perdite per almeno 5, forse 6 miliardi di dollari. Uno choc che in altri tempi avrebbe causato giorni e giorni di tempesta sulle borse, spiega un gestore. E che in questi tempi strambi non ha avuto effetti a catena grazie alla grande massa di liquidità a basso costo disponibile sul mercato. Le autorità di controllo di mezzo mondo sono già al lavoro per capire se c’è stata una manipolazione del mercato da parte delle banche. La prossima puntata sarà probabilmente nelle aule di tribunale. Nato in Usa da genitori di origine coreana, lei missionaria e lui pastore protestante, profondamente devoto e dedito alle opere di bene, in una intervista per il Fuller theological seminary – probabilmente il più importante seminario evangelico degli Usa, del quale è uno dei trustee – Hwang ha spiegato che il suo approccio agli investimenti «è di lungo termine, e Dio ha certamente una visione di lungo termine».

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.