Vaccinazioni record, ma Regioni in allarme: “Le scorte sono finite, così si ferma tutto”

Francesco Grignetti

Finalmente sembra che il piano di vaccinazioni abbia preso a correre. Mercoledì, record di inoculazioni con 282.158 iniezioni. Ma arriva la doccia fredda. Le Regioni sono infatti in allarme perché tutto dipende dalle dosi: se arriveranno come promesso, bene. Sennò si rallenta o addirittura ci si ferma.

Il primo a sollevare il problema, intervenendo a Radio Uno, è Nicola Zingaretti, governatore del Lazio: «Noi – dice – andiamo avanti con spirito combattivo, ma servono flussi certi di arrivi. Mi auguro e sono certo che le case farmaceutiche garantiscano le dosi come hanno detto». Un auspicio. O forse un esorcismo. «Se non arrivano i vaccini, il rischio è che le dosi basteranno per pochi giorni». Il problema sono i richiami, che a questo punto confliggono con le prime inoculazioni. Gli fa eco dal Veneto il governatore Luca Zaia: «Oggi si vaccina poco o niente, solo i richiami. Abbiamo in magazzino solo Pfizer. Saranno utilizzate 83 mila dosi rimanenti e per domenica finiranno. Se domani ne facciamo 20 mila non è che siamo precipitati, ma solo perché abbiamo finito le dosi».

Vaccinazioni record, ma Regioni in allarme: “Le scorte sono finite, così si ferma tutto”

Proprio dal Veneto giungono notizie poco incoraggianti. A Treviso, ad esempio, le vaccinazioni anti-Covid potranno riprendere solo martedì 6 aprile a causa dell’esaurimento delle dosi e della mancata consegna delle nuove fiale previste. Succede anche a Padova: si fermano temporaneamente le vaccinazioni per gli ultraottantenni almeno fino a lunedì come ha spiegato l’Ulss 6 Euganea. «Abbiamo dovuto bloccare temporaneamente le vaccinazioni per gli over 80 perché mancano i vaccini Pfizer. Si tratta di una mancanza rispetto al bisogno che si è creato nelle due settimane precedenti, in cui abbiamo incrementato molto la nostra attività vaccinale»

Dove si è galoppato con Pfizer e Moderna, ora si deve per forza rallentare perché le dosi servono alle seconde iniezioni. «Dalla prossima settimana – spiega perciò il direttore generale della sanità del Veneto, Luciano Flor – in Veneto arriveranno 120 mila dosi di vaccino Pfizer da destinare ai richiami, ai soggetti ultra-fragili e ai grandi anziani ancora da vaccinare, che sono 110 mila». Oltre Pfizer, sono in ritardo anche Moderna ed AstraZeneca. Le dosi dovevano arrivare a inizio settimana, ora dicono che saranno consegnate tra oggi e domani.

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