Prenotazione vaccino Covid in Lombardia con Poste Italiane oggi al via. «Tutti immunizzati entro il 18 luglio»

Terzo semaforo verde anagrafico: dal 22 aprile si potranno prenotare i 60-69enni, che sono 1.189.119: il «best-case scenario» a questo punto porta la capacità vaccinale della Regione a 144 mila somministrazioni al giorno, esaurendo questa fascia d’età dal 9 al 18 maggio (se si rimanesse inchiodati alle 65 mila al giorno si slitterebbe, invece, al 9 giugno). Arriviamo così ai 50-59enni, 1.592.070 cittadini: nella migliore delle ipotesi si inizieranno a prenotare dal 30 aprile e si vaccineranno dal 19 maggio al 7 giugno. Nella peggiore, prenotazione dal 15 maggio e inoculazioni dal 10 giugno al 16 luglio. Infine, il gruppo più ingombrante, gli oltre 4 milioni di lombardi under 49: al ritmo ormai rodato di 144 mila dosi inoculate al giorno, si potranno prenotare dal 14 maggio e verranno vaccinati dall’8 giugno al 18 luglio. A quello più basso di 65 mila si slitterebbe al 13 giugno per la prenotazione e al 17 luglio per la vaccinazione, con data di fine 20 ottobre.

Gli over 80

Riguardo alla fase attuale della campagna, il presidente Attilio Fontana ha detto che «ad oggi sono state somministrate 1.629.00 dosi vaccino. Il 63% degli over 80 ha ricevuto almeno una dose, il 28% anche la seconda» e l’assessora al Welfare e vicepresidente Letizia Moratti ha sottolineato che «siamo all’89% delle dosi somministrate rispetto a quelle consegnate». Da qui all’11 aprile la Regione deve terminare la vaccinazione degli ultraottantenni: su 611.128 iscritti hanno ricevuto la prima dose 386.837 (il 63%). Ne mancano da vaccinare entro l’11 aprile altri 224.291.

E chi ancora aspetta la convocazione? Sono pochi ormai, ma ce ne sono. Moratti ieri ha specificato che coloro che «non hanno ricevuto l’appuntamento per la convocazione o che si iscriveranno adesso, potranno accedere al call center di Poste Italiane (800894545)». Su questo tema oltre 100 sindaci della Citta metropolitana hanno scritto una lettera a Regione e Ats denunciando i «molti anziani in attesa» e chiedendo di ricevere gli elenchi delle persone non ancora iscritte alla piattaforma. Dal Welfare sottolineano che «l’Anci ormai fa parte delle cabina di regia del piano vaccinale», ribadiscono che stanno «continuando a chiedere le liste dei non aderenti alla campagna, finora non ottenibili per questioni di privacy» e sulle convocazioni ancora non arrivate a destinazione assicurano che sarà questione di «due, massimo tre giorni».

CORRIERE.IT

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