Favorisca patente e lasagna

di   Massimo Gramellini

Tra i tanti piccoli eroi che combattono battaglie romantiche, un posto di assoluto rilievo merita il comandante dei vigili urbani di Arezzo, Aldo Poponcini. Egli teme che nei giorni di Pasqua e Pasquetta i suoi concittadini non resistano alla tentazione di riunirsi per allestire riti mangerecci di massa. Uno scempio che alzerebbe la curva dei contagi e il livello di malumore del professor Galli nei prossimi talk show. Perciò ha deciso di intervenire. Come? Istituendo posti di blocco davanti ai ristoranti, così da controllare le quantità di cibo da asporto. Il cliente che uscirà dal locale reggendo un pentolone fumante di tagliatelle verrà multato per assembramento gastronomico sedizioso, a meno che non riesca a dimostrare che otto etti di pasta rappresentano il suo consumo quotidiano abituale.

Ci saranno tentativi di corruzione in natura, per cui si suggerisce ai vigili di effettuare i controlli a stomaco pieno. E si temono ricorsi al Tar: quale dovrà essere la circonferenza dell’uovo di cioccolata per non essere considerato un piacere ristretto ai soli congiunti, ma l’indizio di una abbuffata illegale con amici e cognati?

Nel porgere ai lettori gli auguri di buona Pasqua, mi permetto di estenderli all’impavido comandante Poponcini. L’intento di far rispettare le regole agli italiani presenta risvolti comici irresistibili, e non si sa mai fino a che punto dipenda dagli italiani, dalle regole o da chi è chiamato alla titanica impresa di farle rispettare.

CORRIERE.IT

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