Scuola, scrutini “senza sconti” a fine anno
Una linea che i presidi hanno già recepito. “Come ha anticipato il ministro Bianchi, a fine anno i consigli di classe valuteranno le competenze acquisite dagli studenti e su questa base decideranno promozioni ed eventuali bocciature” spiega il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli. Che aggiunge: “Sono sicuro che i docenti terranno conto di tutte le problematiche incontrate e premieranno gli studenti più meritevoli, specie in una condizione difficile come quella che stiamo vivendo”. Tuttavia, Giannelli non vuole la notte in cui tutti i gatti sono grigi: “Rimane la necessità di rilevare oggettivamente le carenze di apprendimento per poi intervenire nel prossimo anno scolastico con piani di recupero mirati ed eventuali risorse aggiuntive”.
I ricorsi? Li considero una certezza – argomenta Mario Rusconi, presidente dell’Anp del Lazio – Considerando che Roma da sola ha lo stesso numero di avvocati della Francia…”. Battute a parte, la particolarità di questa stagione non sfugge: “Non sappiamo come si evolverà il virus, ma al momento gli studenti delle superiori sono in classe circa tre giorni a settimana. Non ci saranno provvedimenti ministeriali e i consigli di classe utilizzeranno i propri criteri valutativi”. Rusconi prevede un aumento dei “rimandati” a settembre, ma auspica che in contemporanea gli istituti tengano corsi estivi di recupero (in Dad): “Serviranno però stanziamenti pubblici. Credo che la scuola debba tenere conto delle tante incertezze che influiscono sulla preparazione dei ragazzi e sulla loro psicologia. Sarebbe un errore sottovalutare queste difficoltà”. Dall’autunno, però, una volta domato il virus, l’obiettivo diventi “una didattica in presenza più coinvolgente, con forte investimento sull’aggiornamento dei docenti”.
L’HUFFPOST
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