Draghi ferma i cinesi con il «golden power»: cos’è e perché l’italiana Lpe è stata protetta
Nel corso della riunione del Consiglio dei ministri del 31 marzo — ricostruiscono fonti ministeriali citate dall’agenzia Agi — «il ministero dello Sviluppo economico, d’intesa con il Dis, il ministero della Difesa e il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha proposto l’esercizio dei poteri speciali nella forma dell’opposizione all’acquisto ai sensi dell’art. 2, comma 6 del decreto-legge n. 21/2012, ovvero impedisce la vendita della società italiana Lpe, attiva nello sviluppo di reattori epitassiali utilizzati per la produzione di semiconduttori all’acquirente società di diritto cinese Shenzhen invenland holdings che voleva comprarne il 70% di Lpe».
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