Astrazeneca addio, l’Ue prenota 1,8 miliardi di vaccini mRna
In Francia invece, l’autorità sanitaria francese (la ‘Has’, Haute Autorite de la Sante) ha deciso che gli under-55 interessati ai richiami verranno vaccinati con un siero a ‘Rna messaggero’, Pfizer o Moderna, optando dunque per un mix tra prima e seconda dose, pur in assenza di sperimentazioni a riguardo ma fidandosi degli studi condotti sugli animali e su altre malattie. La Germania è stato il primo paese a orientarsi in questo senso, sebbene l’Organizzazione mondiale della Sanità abbia avvertito che non ci sono dati per raccomandare di “mescolare e abbinare” diversi vaccini tra prima iniezione e richiamo. Thomas Mertens, capo della Commissione vaccinale tedesca ‘Stiko’, è invece convinto che mescolare due diversi vaccini potrebbe rivelarsi più efficace che somministrare due dosi dello stesso siero. “In primo luogo, sono sicuro che non ci siano rischi per la sicurezza dei vaccinati – dice a Reuters Television – In secondo luogo, sono personalmente convinto che l’immunità alla fine sarà altrettanto buona, forse anche migliore”.
La questione ‘richiami’ produce dunque altre differenziazioni tra gli Stati Ue. Ma la novità che preoccupa di più nell’immediato è l’apertura di un’indagine dell’Ema su 4 casi di trombosi riscontrati negli Usa dopo la somministrazione di Johnson&Johnson, autorizzato dall’Agenzia europea ma ancora non in distribuzione nel continente (dovrebbe partire questo mese). Si tratta di trombosi dello stesso tipo riscontrato con Astrazeneca. Uno dei quattro casi è stato fatale. Finora Johnson&Johnson è stato somministrato a 4,5 milioni di persone nel mondo. L’incidenza delle reazioni avverse è dunque bassissima, ma la nuova indagine Ema aggiunge un elemento significativo alla nuova ‘manovra’ europea di puntare sui vaccini a ‘Rna messaggero’ per il futuro.
Naturalmente, anche le quotazioni in Borsa delle varie case farmaceutiche offrono un’istantanea di quanto sta avvenendo. La nuova indagine dell’Ema su Johnson&Johnson influisce sul fatto che nella City la ‘rivale’ Astrazeneca guadagni 7.287 punti, mettendo a segno un +0,61 per cento. Al Nasdaq volano le azioni di Biontech e Moderna, che salgono rispettivamente del 4,03% a 119,10 dollari (sui massimi dallo scorso dicembre) e del 7,2% a 143,52 dollari.
Il punto è che man mano che si chiarisce la via vaccinale del futuro, si acuiscono i dubbi sul presente, sui richiami per le persone sotto i 55-60 anni. Che fare ora di Astrazeneca e del prossimo in arrivo Johnson&Johnson?
L’HUFFPOST
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