Covid, il segnale da over 80 e sanitari: i vaccini invertono la curva
di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini
Oltre mezzo milione di bambini e adolescenti contagiati, il sorpasso delle donne sugli uomini, la curva epidemiologica che ha iniziato a piegarsi grazie ai vaccini: a partire dalla seconda metà di gennaio si osserva un trend in diminuzione del numero di casi negli operatori sanitarie nelle persone con più di 80 anni, «verosimilmente ascrivibile alla campagna di vaccinazione in corso». In 35 pagine di grafici, mappe e tabelle la fotografia del virus in Italia, dall’inizio dell’epidemia fino al 7 aprile 2021. Il bollettino della Task force Covid-19 del Dipartimento malattie infettive e Servizio di informatica dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), presieduto da Silvio Brusaferro, racconta come è cambiato il virus, a che punto è la battaglia che ha sconvolto le nostre vite e quando ne usciremo. Dipende molto da noi. Preoccupati per la velocità delle varianti, gli esperti raccomandano prudenza: «È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile».
L’ultimo capitolo fa il punto sul numero di prime e seconde dosi somministrate e certifica che il nostro Paese, per quanto in ritardo nella campagna iniziata il 27 dicembre, assiste a una prima importante inversione di tendenza. Tra gli operatori sanitari e le persone con più di 80 anni — le categorie che per prime hanno avuto accesso all’immunizzazione — la curva epidemiologica si piega verso il basso. I dati indicano la luce in fondo al tunnel e confermano la necessità di vaccinare prima gli anziani, che se contraggono il virus rischiano di perdere la vita. «Al 7 aprile sono state somministrate 3.091.831 dosi a operatori sanitari e sociosanitari, 509.714 dosi a personale non sanitario, 4.070.293 dosi a persone sopra gli 80 anni, 578.519 dosi a ospiti di strutture residenziali, 237.836 a personale delle forze armate, 1.084.052 a personale scolastico e 2.213.486 ad altri gruppi». Il 68% delle persone con più di 90 anni e il 66,2% della fascia 80-89 ha avuto almeno una dose. Uno dei dati più interessanti è quello che mostra come, dalla seconda metà di gennaio, la curva epidemica che riguarda i casi tra gli operatori sanitari abbia iniziato «visibilmente a calare» rispetto a quella della popolazione generale: effetto dei vaccini.
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