La settimana decisiva per i vaccini: arriva Johnson & Johnson e Pfizer promette consegne anticipate
di Fiorenza Sarzanini e Alessandro Trocino
ROMA Una settimana per capire se la guerra contro il Covid ha recuperato sulla tabella di marcia e può proseguire senza intoppi fino all’obiettivo finale, ovvero contenere il virus immunizzando il 70 per cento della popolazione entro la fine di settembre. Dipenderà in gran parte dalla tempestività delle forniture di vaccino, che se ritardassero farebbero sballare i piani del commissario Figliuolo, già rivisti al ribasso nelle ultime settimane. Tanto che al momento è arrivata la raccomandazione a non superare le 300mila dosi al giorno in modo da tenersi al riparo di fronte a nuovi intoppi. Ostacoli causati dalle carenze dei contratti europei che il ministro della Salute Roberto Speranza continua comunque a difendere «perché altrimenti avremmo avuto la guerra di un Paese contro l’altro».
Gli arrivi
Per avere qualche certezza in più, il presidente del Consiglio Mario Draghi sta chiamando le società interessate per garantire la regolarità delle consegne. Uno spiraglio di luce arriva da Pfizer. L’azienda statunitense ha promesso di anticipare di un mese le consegne dei prossimi trimestri. Se questo impegno venisse davvero rispettato le Regioni potrebbero andare a pieno regime prima che arrivi il grosso delle dosi del secondo trimestre. Da aprile a giugno dovrebbero essere a disposizione 52 milioni di dosi. Tra otto e dieci sono programmate ad aprile. Se le oltre 40 rimanenti fossero concentrate su giugno, sarebbe impossibile mantenere il ritmo delle 500 mila vaccinazioni al giorno che il commissario ha intenzione di raggiungere. La media del mezzo milione quotidiano dovrebbe scattare nell’ultima settimana di aprile. Per questo le Regioni non consumano tutte le dosi per mantenere la scorta per i richiami.
Questa settimana arriverà in Italia per la prima volta il vaccino di Johnson & Johnson, che si basa sulla stessa tecnica d Astrazeneca. Si tratta di circa 184mila dosi, le prime delle 400-500mila attese tra il 16 e il 19 aprile. Le fiale dell’unico vaccino monodose dovrebbero arrivare tra domani e mercoledì all’hub della Difesa all’aeroporto di Pratica di Mare, assieme a 175mila dosi di Astrazeneca. Entro mercoledì, inoltre, Pfizer dovrebbe consegnare in tutta Italia oltre un milione di dosi. Sempre per l’inizio della settimana è prevista la consegna da parte di Moderna di circa 400 mila dosi, sufficienti per aumentare il ritmo della campagna, sempre che davvero le promesse siano rispettate. In queste settimane si è visto che Pfizer ha consegnato con regolarità, ogni settimana. Moderna consegna di solito piccole quantità, quindi non è al momento decisivo. Il fornitore più irregolare è Astrazeneca, che accumula spesso ritardi, tagliando i quantitativi.
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