La settimana decisiva per i vaccini: arriva Johnson & Johnson e Pfizer promette consegne anticipate
Quest’ultimo vaccino è al momento decisivo per le persone che hanno più di 60 anni, come raccomandato dall’Ema (l’ente europeo del farmaco) dopo i nuovi casi di sospette trombosi collegate alle inoculazioni. La nuova ordinanza del commissario prevede uno stop alla vaccinazione delle categorie, a cominciare da insegnanti e personale sanitario non in prima linea, per accelerare sugli anziani.
Il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo Mauro Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac), è ottimista e pensa che tutti gli over 70 possano essere vaccinati entro il mese di maggio. Numeri alla mano: «La percentuale del numero totale delle dosi somministrate rispetto al totale delle doppie dosi necessarie per la vaccinazione completa di chi ha 70-79 anni, 80-89 anni e con più di 90 anni sono rispettivamente pari al 11%, 55%, e 59%, con una percentuale del 30% per l’unione delle tre fasce. Andrebbero somministrate 14 milioni e 500 mila dosi per arrivare alla vaccinazione completa delle tre fasce». Il che richiederebbe un mese, se venissero somministrate 500 mila dosi al giorno. Se invece si rimane a 300 mila dosi al giorno, servirebbero ulteriori due settimane, raggiungendo comunque l’obiettivo a fine maggio.
Le Regioni
Sono 9.011.882 gli italiani che hanno ricevuto la prima dose di vaccino, secondo i dati ufficiali, pari a circa il 15% della popolazione esclusi gli under 16. Le persone vaccinate con due dosi sono 3.908.326, circa il 6,5% del totale. Ma continua l’andamento a macchia di leopardo, con le Regioni più in difficoltà che cercano di mettersi in pari. Il Lazio domani apre le prenotazioni per chi ha 60-61 anni, mentre la Lombardia accelera sui 75 enni. Nella Regione di Nicola Zingaretti le prenotazioni per gli anziani fanno registrare il tutto esaurito per Pfizer e Moderna, mentre risultano slot disponibili per Astrazeneca, a conferma della minore richiesta. In Puglia, che è terz’ultima per somministrazioni, è polemica per l’apertura indiscriminata a tutti gli over 60. Dopo la protesta dei sindaci, che temevano assalti e code, si è deciso che, parallelamente a chi si è già prenotato sulla piattaforma regionale, sarà avviata la somministrazione con AstraZeneca anche ai non prenotati nella fascia di età tra 79 e 60 in ordine decrescente di anzianità, a partire dai 79enni che potranno presentarsi oggi ai punti vaccinali. Il giorno dopo, martedì 13, sarà il turno dei 78enni. Polemiche e forti ritardi anche in Sicilia e in Sardegna. La Lombardia prova a recuperare e oggi apre a Brescia un nuovo hub, uno dei più grandi d’Europa. E nella Capitale il 20 aprile dovrebbe aprire un grande hub a Porta d Roma.
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