“Quindici giorni per riaprire”. Draghi accelera i tempi e dà 40 miliardi alle imprese

La seconda manifestazione ieri a due passi da Palazzo Chigi ha comunque confermato a Draghi la necessità di accelerare con quelle spese, al punto da far ipotizzare l’ingresso di alcune misure fra gli emendamenti in discussione in Senato per la conversione del primo decreto Sostegni. «E’ fondamentale intervenire sui costi fissi degli esercizi pubblici», dice il relatore Pd Daniele Manca. La discussione interna alla maggioranza è quanto ampia dovrà essere la platea dei beneficiari. In cima alla lista ci sono turismo e ristorazione, i settori che più di ogni altro stanno pagando la coda velenosa dell’emergenza. La soluzione serve a Draghi anche per dare spazio all’iniziativa del Parlamento, nell’ultimo anno schiacciato dal una raffica di decreti, alcuni dei quali scaduti prima ancora che venissero approvati. Solo al Senato sono state presentate 2.852 proposte di modifica per le quali il governo ha messo a disposizione 550 milioni di euro.

Al Tesoro, dove molti funzionari sono impegnati nell’ultima stesura del Recovery Plan, si decide tutto nei prossimi due giorni. Il Documento di economia e finanza dovrebbe prevedere una crescita stimata quest’anno superiore al quattro per cento. Meno di quanto si sperava fino a qualche mese fa, abbastanza per credere nell’uscita definitiva dal tunnel della pandemia entro l’autunno.—

LA STAMPA

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.