Riaperture, ipotesi spostare coprifuoco a mezzanotte

Si fanno sentire anche le Regioni: riaprire subito bar e ristoranti, poi palestre, cinema e teatri. Le linee guida ricalcano quelle studiate l’anno scorso ad inizio maggio, ma verranno aggiornate alla luce dei nuovi parametri, tra questi quelli legati alle vaccinazioni. La richiesta sarà quella di riaprire le attività all’aperto ma anche di sfruttare gli spazi interni dei locali, prevedendo l’aumento del distanziamento, la mascherina obbligatoria e una capienza limitata. E le Regioni chiedono anche di inserire tra i parametri sulla valutazione del rischio epidemiologico anche il numero di somministrazioni di vaccini effettuate nelle singole Regioni. 

Nell’esecutivo, si è detto, il ragionamento è in corso, diverse le ipotesi al centro dell’attenzione. Ma a valutarne la sostenibilità alla luce dello stato attuale dell’epidemia e, in previsione, della possibile evoluzione del contagio, dovrà essere poi il Comitato tecnico scientifico, al quale in vista delle riaperture spetterà anche il compito di occuparsi dei protocolli. Vale a dire mettere a punto le regole in base alle quali si potrà andare al ristorante, al bar, tornare al cinema e a teatro, in palestra e in piscina in sicurezza.

Compito delicatissimo, che il Cts ha svolto in passato e ora dovrà eseguire al più presto, non appena il Governo definirà priorità e percorso per le riaperture. I protocolli, intesi come regole e disposizioni da rispettare, infatti, ci sono, ma sono tutt’altro che aggiornati. Schede tecniche nell’allegato numero 9 – titolo “Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dell′8 ottobre 2020” – al testo del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 2 marzo scorso, scaduto il 6 aprile, in realtà come tutte le misure in esso stabilite sono stati prorogate con il decreto legge del primo aprile, che resterà in vigore fino a fine mese.

Si tratta di documenti stilati l’anno scorso, alla ripartenza del Paese dopo il primo lungo lockdown nazionale, e poi aggiornati fino all’8 ottobre – la data che si legge nell’allegato. Da quello per riaprire i ristoranti a quello per le piscine, passando per i musei e finendo con le discoteche, i protocolli, in uno degli allegati al testo del Dpcm del 2 marzo, ci sono tutti. Si riaprisse adesso, quelle sarebbero le regole cui attenersi. Ma rispetto a un anno fa, lo scenario è cambiato, è partita la vaccinazione, la variante inglese ha soppiantato il virus originario. Di qui la necessità di aggiornare le regole. Prima, però, si deve decidere da dove ripartire.

L’HUFFPOST

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