Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 13 aprile: 13.447 nuovi casi e 476 morti
Sono 13.447 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati +9.789, qui il bollettino). Sale così ad almeno 3.793.033 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 476 (ieri sono stati +358), per un totale di 115.088 vittime da febbraio 2020. Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 3.158.725 e 18.160 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri +18.010). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 519.220, pari a -5.197 rispetto a ieri (-8.588 il giorno prima), in flessione dal 6 aprile. La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.
I tamponi e lo scenario
I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 304.990, ovvero 114.355 in più rispetto a ieri quando erano stati 190.635. Mentre il tasso di positività è 4,4% (l’approssimazione di 4,408%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti, più di 4 sono risultati positivi; ieri era 5,1%. Qui la mappa del contagio in Italia.
Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di più tamponi. La curva sale a causa di un maggior numero di analisi, come di consueto, ma si tratta di una crescita contenuta. Bene il rapporto di casi su test che scende ancora, per il secondo giorno consecutivo, e si attesta al 4,4% contro il 5,1% di lunedì. Negli ultimi due martedì di marzo — escludendo il 6 aprile post-Pasquetta con solo 112 mila tamponi — si registravano da 16 mila casi giornalieri (con tasso 5,3%) a 18 mila (con tasso 5,6%). Il dato attuale delle nuove infezioni mostra un piccolo miglioramento, se lo si confronta con quello dei due martedì passati. «La situazione sembra aver preso una buona piega», afferma il governatore del Veneto Luca Zaia, commentando i dati della sua regione. La stessa cosa si potrebbe dire anche per l’andamento nazionale. «Se non scendiamo sotto i 50 casi per 100 mila abitanti, il tracciamento non può essere riattivato», ricorda Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe.
La curva dei nuovi positivi sul sito della Protezione civile
È la Lombardia la più colpita per numero di nuovi contagiati: +1.975 casi grazie a oltre 38 mila tamponi, ossia il numero di test regionali più alto della giornata (qui il bollettino della Lombardia). Seguono: Campania (+1.627), Sicilia (+1.384), Puglia (+1.191), Lazio (+1.164) e Piemonte (+1.057, qui il bollettino). Da notare il Molise che comunica zero contagi in 24 ore per la seconda volta nel mese di aprile, come martedì scorso, e l’Emilia-Romagna che scende sotto quota mille nuovi positivi (+785 con 26 mila test).
Le vittime
Drammatico il bilancio delle vittime: i decessi aumentano — sono più di 400 come il 9 aprile — e in totale superano quota 115 mila dall’inizio dell’emergenza. Nel conteggio odierno sono comprese anche persone che hanno perso la vita nei giorni scorsi e inserite in ritardo nel sistema (vedi per esempio il Piemonte). Il maggior numero di morti è in Lombardia (+94), Piemonte (+75, con decessi dei giorni scorsi), Puglia (+54), Veneto (+42) ed Emilia-Romagna (+41). In basso il dettaglio di tutte le regioni.
Il sistema sanitario
In calo le degenze, ordinarie e non, dopo un giorno in lieve crescita. I posti letto occupati nei reparti Covid ordinari sono -377 (ieri +78), per un totale di 26.952 ricoverati. I posti letto occupati in terapia intensiva (TI) sono -67 (ieri +8), portando il totale dei malati più gravi a 3.526. La variazione dei posti letto occupati, in area critica e non, indica il saldo tra i pazienti usciti e quelli entrati nelle ultime 24 ore. Infatti, i nuovi ingressi in rianimazione sono +242 (ieri +167). Il maggior numero di persone entrate in TI è in Lombardia (+58), Lazio (+24) e Piemonte (+21).
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