Covid, «riaperture da maggio»: ristoranti (all’aperto) e coprifuoco più tardi, le ipotesi di governo e Cts
Le Regioni stanno lavorando a delle linee guida sulle riaperture da sottoporre domani al governo. Mario Draghi ha chiesto ai membri del Cts, il Comitato tecnico scientifico, di predisporre dei protocolli per quelle attività che possono riaprire prima di altre. Non ci sono ancora dettagli, né certezze, perché tutto dipenderà dai dati dei prossimi giorni, ma è ormai chiaro che dai primi di maggio ci sarà una graduale riapertura sia delle attività di ristorazione, sia delle attività all’aperto, probabilmente anche di quelle sportive e culturali. (Qui i grafici e la mappa del contagio del Coronavirus in Italia)
Maggio, il mese delle riaperture
Se il governo sembra intenzionato a prorogare lo stato d’emergenza per altri due mesi, dunque sino a fine giugno, tutti ormai parlano di maggio come del mese decisivo per un graduale ritorno alla normalità. Ne discute Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, con i rappresentanti del Fipe, i pubblici esercizi: «Presumibilmente maggio sarà un mese di riaperture. La decisione sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri». Ci crede anche Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali, ribadendo che non «dobbiamo farci prendere da un eccesso di fretta» anche se le riaperture vanno fatte «nel più breve tempo possibile». E maggio «sarà il mese delle riaperture di tutte le attività economiche», come ha confermato anche la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini a una delegazione di ristoratori.
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