Autostrade, Perez stringe i tempi per presentare l’offerta vincolante
Le somme che Perez sembra disposto a mettere in campo per l’eventuale partecipazione azionaria (circa 3,5 miliardi rivenienti dalla vendita degli asset energetici a Vinci e considerati gli 1,4 miliardi impegnati per una joint venture sulle rinnovabili) gli consentono infatti di acquistare – alla valutazione massima indicata di 10 miliardi – il 30-35%, non di più. E non è un caso che il patron di Acs si sia detto pronto a «far entrare nella trattativa di altri investitori, inclusa Cdp» nella lettera di manifestazione di interesse della settimana scorsa.
Messaggio chiaro
Oltre a far arrivare un messaggio chiaro al governo, Perez ha volutamente ipotizzato la via per lui più agevole per arrivare alla fusione tra Aspi e Abertis (controllata, come detto, con Atlantia che ne possiede il 50% più un’azione). Una via che però non è considerata percorribile dalla Cassa, né tantomeno dai due fondi. Almeno per ora.
IL MESSAGGERO
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