Sileri: “Le aperture sono irreversibili, gli ospedali non ne risentiranno”
Non si poteva allora allungare il coprifuoco oltre le 22?
«I
numeri attuali, seppur migliori, non sono ancora così buoni da
abbattere tutte le restrizioni. Portare l’R0 di molto sotto lo 0,8
permetterà di alleggerire alcune misure e allungare il coprifuoco fino a
toglierlo del tutto, ma non corriamo troppo. L’incidenza di contagi è
ancora alta. Dobbiamo scendere sotto i 5 casi ogni 10mila abitanti».
Riprendono gli sport di contatto, ma restano chiuse palestre e piscine. Qual è il senso di questa scelta?
«La
discriminante è il luogo all’aperto. Sono il primo a dire che si deve
tornare a fare sport, perché palestre e piscine sono parte di un
percorso sanitario, ma aspettare ancora qualche giorno credo sia
coerente con le evidenze scientifiche».
Draghi vuole introdurre un “pass” per muoversi tra regioni arancioni o rosse e per partecipare a eventi. Come funzionerà?
«L’ideale
sarebbe avere un pass europeo, non solo nazionale. Intanto partiremo
probabilmente con la creazione di un pass cartaceo, per farlo poi
diventare digitale più avanti, con l’ausilio di Poste italiane o magari
su un’app come Immuni. Saranno 3 le possibilità per ottenerlo: non solo
la vaccinazione, che altrimenti sarebbe discriminatoria tra chi ha
potuto riceverla e chi no, ma anche un tampone nelle ultime 48 ore o
l’aver avuto il Covid nei sei mesi precedenti».
Le
previsioni di Figliuolo sul numero di vaccinazioni giornaliere
continuano a essere riviste al ribasso. Cosa non sta funzionando?
«In
parte credo sia dovuto al fatto che teniamo una parte delle dosi
precauzionalmente ferme per i richiami, viste le mancate consegne degli
ultimi mesi, ma ai primi di maggio arriveremo a 500 mila
somministrazioni al giorno. Sono sicuro poi che la problematica di
Johnson &Johnson verrà superata dall’Ema e potremo usare anche
quelle dosi. Apprezzo davvero il lavoro del generale Figliuolo, è una
persona molto pragmatica, come Draghi».
Meglio Draghi di Conte?
«Draghi
sta prendendo decisioni usando poche parole e molta concretezza. In
questo momento sta trovando una capacità di sintesi e di dialogo che
nelle prime settimane di governo era mancata».
E ha difeso Speranza.
«Non mi è piaciuta la mozione di sfiducia di Fdi contro il ministro. Credo sia legittimo criticare se si commettono errori, ma in questo momento non si aiuta il Paese. Quando saremo usciti dall’emergenza si potrà prendere un respiro e sistemare le cose».
LA STAMPA
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