Caso Grillo, Bongiorno: «Porterò dai pm il video di Beppe Grillo, è un boomerang per il figlio e gli altri ragazzi»
Erano quattro ragazzi e due ragazze, la notte fra il 15 e il 16 luglio del 2019. Ciro, il figlio di Grillo, ospitava tutti nella sua casa in Sardegna. Con lui gli amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, tutti sott’accusa per violenza sessuale di gruppo. Il 20 novembre 2020 la procura guidata da Gregorio Capasso ha chiuso le indagini e adesso si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio. Di tutte le tappe di quest’inchiesta il video di Grillo senjor è stata senza dubbio la più rumorosa. «Lo porterò in procura come prova a carico» ha detto ieri mattina Giulia Bongiorno a L’aria che tira su La7. «È una prova che documenta una mentalità dell’eufemizzazione, spesso usata dagli uomini per giustificarsi quando sono imputati. Si dice alle vittime: state attente». «L’avvocato Bongiorno faccia quello che crede. Io avrei qualche perplessità, ma è inutile discuterne al di fuori dall’udienza…» è la replica affidata all’Adnkronos da Gennaro Velle, avvocato che con i colleghi Barbara e Romano Raimondo, assiste Francesco Corsiglia. «Io – insiste Velle -parlo di quello che accade nel processo, quello che accade fuori non mi interessa».
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