Draghi non molla il coprifuoco. Riapre davvero solo la scuola
Ma non si può chiudere ogni orizzonte come fa il testo di quel decreto che si chiama riaperture, ma riapre assai poco. Fra le tante cose sbagliate che ci sono, per pura continuità burocratica, è la previsione di un coprifuoco alle 22 inamovibile fino al prossimo 31 luglio. Sarebbe scelta ingiustificata, perché basta guardare la curva dei contagi dell’anno scorso per capire come la circolazione del virus con l’inizio dell’estate sia stata contenuta, contenutissima e abbia offerto pochi rischi senza nessun divieto particolare da osservare e manco un italiano vaccinato. Oggi abbiamo milioni di italiani protetti dal contagio o perché sono stati vaccinati o perché si sono ammalati e dal virus sono guariti ancora ricchi di anticorpi. A inizio luglio saranno molti di più: dovremmo avere dati migliori, non peggiori dell’anno scorso in cui per tutta l’estate i contagi rispetto ai tamponi hanno oscillato fra lo 0 e l’1%.
Sarebbe solo vessatorio in queste condizioni un coprifuoco a luglio, e probabilmente lo sarebbe anche a giugno. Tanto è che insistendo più volte ieri abbiamo ricevuto da palazzo Chigi la rassicurazione che queste scelte verranno riesaminate e riviste in corso d’opera. Ecco, più che dirlo al sottoscritto che pure ve ne fa parte, bisognerebbe che Draghi lo dica a tutti gli italiani. Altrimenti ci faremmo male da soli in modo del tutto inutile: è in queste settimane se non addirittura in questi giorni che si organizzano le ferie estive. Chi mai le farà in Italia a luglio per stare chiuso in casa o in uno stanzino di hotel alle 22? Il danno rischia di essere molto sensibile, perché davanti a questa prospettiva i giovani di sicuro, ma anche molte famiglie opteranno per vacanze al di fuori dei confini, in Grecia o in Spagna o in qualsiasi altra parte ci siano offerte e la vacanza sia possibile anche la sera (che per molti è il clou dell’estate). Sarebbe un colpo micidiale alla filiera del turismo che già adesso è moribonda. E se oggi ci si arrocca stupidamente su quel coprifuoco, potete stare certi che nessuno straniero prenoterà a luglio sulla riviera romagnola o sulle altre coste italiane.
A luglio non ci sarà ragione del coprifuoco a mezza sera (al massimo ordinanze comunali faranno in modo di evitare assembramenti dove si rischia la calca), ne siamo tutti certi e lo sa benissimo anche chi guida il governo. Bisogna che non tenga per sé questa speranza fondata, ma la espliciti agli italiani e a chiunque nel mondo sta decidendo se venire a visitare l’Italia o no.
IL TEMPO
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