Draghi: “Nel Recovery Plan c’è il destino dell’Italia: al Green e al Sud il 40% dei prestiti, il 27% al Digitale”
Mef monitora e mantiene i contatti con l’Ue, cabina di regia presso Palazzo Chigi “Le funzioni di monitoraggio, controllo e rendicontazione e i contatti con la Commissione Europea sono affidati al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Infine, è prevista una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio, con il compito tra l’altro di interloquire con le amministrazioni responsabili in caso di riscontrate criticità nell’attuazione del Piano”, sottolinea Draghi. Per quanto riguarda “l’attuazione delle iniziative e delle riforme, nonché la gestione delle risorse finanziarie, sono responsabilità dei Ministeri e delle autorità locali, che sono chiamati a uno straordinario impegno in termini di organizzazione, programmazione e gestione”
“Clausola per giovani e donne trasversale a tutto il piano” “Il piano ha effetti significativi sulle principali variabili economiche. Nel 2026 il Pil sarà di circa 3,6 punti percentuali superiore rispetto a uno scenario di riferimento che non tiene conto dell’attuazione del Piano – aggiunge -. Ne beneficia anche l’occupazione che sarà più elevata, di 3,2 punti percentuali rispetto allo scenario base nel triennio 2024-2026. Queste stime ipotizzano un’elevata efficienza degli investimenti pubblici effettuati, ma non quantificano l’ulteriore impulso che potrà derivare dalle riforme previste dal Piano e per quanto riguarda l’occupazione femminile e giovanile non tiene conto della clausola di condizionalità trasversale a tutto il Piano”.
“Per la Digitalizzazione, l’Innovazione e la Cultura fondi per 50 miliardi” “La prima Missione” del Pnrr, dichiara il presidente del Consiglio, “riguarda i temi della Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura. Nel complesso, le risorse destinate a questa Missione sono quasi 50 miliardi, di cui 41 finanziate con il Dispositivo Europeo e 8,5 con il Piano complementare nazionale, pari al 27% delle risorse totali del Piano. L’obiettivo principale è promuovere e sostenere la trasformazione digitale e l’innovazione del sistema produttivo del Paese”. “Vogliamo insomma accelerare l’adozione della tecnologia – nel pubblico, nel privato e nelle famiglie – per dare alla fine del quinquennio 2021-26 eque opportunità a tutti. In particolare a giovani, donne e a chi vive in territori meno connessi”.
“Potremmo disporre di 248 mld” Oltre al Pnrr da 191,5 miliardi e al Piano complementare da 30,6 miliardi “sono stati stanziati, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche”, annuncia. “E’ poi previsto il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, utilizzate nell’ambito del dispositivo europeo per il potenziamento dei progetti ivi previsti per 15,5 miliardi. Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro”. A tali risorse, si aggiungono poi quelle rese disponibili dal programma React-Ue che vengono spese negli anni 2021-2023. Fondi per ulteriori 13 miliardi.
“Riforme per risolvere disparità genere e Nord-Sud” Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede riforme e investimenti per risolvere tre nodi strutturali del nostro Paese: “Le disparità regionali tra il Mezzogiorno e il Centro Nord, le diseguaglianze di genere e i divari generazionali”, prosegue il presidente del Consiglio, durante le comunicazioni in aula alla Camera in vista della trasmissione alla Commissione europea del Pnrr.
“Superbonus, nessun taglio” “Per il Superbonus al 110 per cento sono previsti, tra Pnrr e Fondo complementare, oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente governo. Non c’è alcun taglio. La misura è finanziata fino alla fine del 2022, con estensione al giugno 2023 solo per le case popolari. E’ un provvedimento importante per il settore delle costruzioni e per l’ambiente. Per il futuro, il governo si impegna a inserire nel ddl di bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e sicurezza degli edifici”, evidenzia.
“Al Green e al Sud il 40% dei prestiti, il 27% al Digitale” “Se si tiene conto solo di Rrf e del Fondo Complementare, la quota dei progetti ‘verdi’ è pari al 40 per cento del totale. Quella dei progetti digitali il 27 per cento, come indicato dalle regole che abbiamo deciso in Europa. Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota dunque del 40 per cento. C’è una forte attenzione all’inclusione di genere e al sostegno per i giovani”, osserva.
Sud priorità, potenziare la rete ferroviaria “La crescita del Mezzogiorno rappresenta l’altro aspetto prioritario trasversale al Piano. Il potenziale del Sud in termini di sviluppo, competitività e occupazione è tanto ampio quanto è grande il suo divario dal resto del Paese. Non è una questione di campanili: se cresce il Sud, cresce anche l’Italia – ribadisce -. Più del 50 per cento del totale degli investimenti in infrastrutture – soprattutto l’alta velocità ferroviaria e il sistema portuale – è diretto al Sud”.
“Favorire i mutui per i più giovani: potranno non pagare l’anticipo” “In un prossimo decreto di imminente approvazione sono previste altre risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per acquistare una casa. Sarà possibile non pagare un anticipo grazie all’introduzione di una garanzia statale”, sottolinea il premier. “Per mettere i nostri giovani nella condizione di formare una famiglia, dobbiamo rispondere a tre loro richieste: un welfare adeguato, una casa e un lavoro sicuro”, dice Draghi ricordando che “i giovani saranno tra i principali beneficiari di tutto il piano”.
“Riformare il processo civile e penale per ridurne i tempi” “Il governo intende ridurre l’inaccettabile arretrato presente nelle aule dei tribunali, e creare i presupposti per evitare che se ne formi di nuovo – continua il presidente del Consiglio -. Questo è uno degli impegni più importanti ed espliciti che abbiamo preso verso l’Unione europea. L’obiettivo finale che ci proponiamo è ambizioso, ridurre i tempi dei processi del 40 per cento per il settore civile e almeno del 25 per cento per il penale”.
“Entro maggio decreto sul Pnrr, fiducia negli italiani, nel mio popolo” “Entro maggio presentiamo un decreto che interviene con misure di carattere prevalentemente strutturale volte a favorire l’attuazione del Pnrr e del Piano complementare. Oltre a importanti semplificazioni negli iter di attuazione e di valutazione degli investimenti in infrastrutture, si procede a una semplificazione delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni”, afferma Draghi che conclude: “Sono certo che riusciremo ad attuare questo Piano. Sono certo che l’onestà, l’intelligenza, il gusto del futuro prevarranno sulla corruzione, la stupidità, gli interessi costituiti. Questa certezza non è sconsiderato ottimismo, ma fiducia negli Italiani, nel mio popolo, nella nostra capacità di lavorare insieme”.
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