Via gli impedimenti all’ecobonus: incentivi anche in caso di condono
Stop alla doppia conformità
Per massimizzare l’utilizzo del Superbonus, in particolare, si pensa anche di eliminare i requisiti di doppia conformità edilizia ed urbanistica per gli edifici oggetto degli interventi. Questa certificazione potrebbe essere superata con una semplice «Comunicazione di inizio lavori asseverata» (Cila), oppure più semplicemente potrebbe essere assorbita dalle asseverazioni sul rispetto dei requisiti tecnici e la congruità delle spese redatte dai professionisti per ottenere il Superbonus. Poi occorre semplificare le autorizzazioni delle Sovrintendenze per gli edifici situati in centri storici e zone vincolate.
Il Senato, votando la risoluzione a favore del Documento di economia e finanza, a sua volta ha proposto anche di rendere strutturali sconto in fattura e cessione del credito. E per facilitare queste operazioni ha suggerito di implementazione di un’infrastruttura digitale che garantisca la certificazione dei crediti d’imposta e la loro circolazione tra gli operatori come mezzi di pagamento e quindi anche la creazione di un portale unico in cui i contribuenti e professionisti possano effettuare tutte le comunicazioni necessarie.
Le altre misure urgenti
Oltre alle norme tecniche sul Superbonus nel nuovo decreto semplificazioni ci sarà il rafforzamento del silenzio-assenso, l’accelerazione della Via (la valutazione di impatto ambientale) con apposita commissione statale, per tutti i cantieri che ricadono nel perimetro del Pnrr, la proroga al 2023 delle norme sugli appalti del precedente decreto Semplificazioni e contro la «fuga dalla firma» che scadono a fine anno. Draghi in Senato ha poi annunciato il varo di una legge delega per modificare le norme sugli appalti «in chiave europea» che vedrà la luce entro fine anno, assicurando che «poi andremo avanti con le semplificazioni sino al 2026», con un lavoro «continuo e costante».
LA STAMPA
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