Covid, Speranza vieta gli arrivi in Italia dal Bangladesh e dall’India | A Milano confermato il Salone del Mobile

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso a chi negli ultimi 14 giorni abbia soggiornato o transitato anche in Bangladesh, oltre che in India. Il provvedimento, visto l’ulteriore aggravamento della situazione epidemiologica nei due Paesi, rafforza le misure di isolamento per le persone residenti in Italia autorizzate al rientro.

L’ecatombe in India fa sentire i suoi effetti in Italia, con i 214 passeggeri in arrivo in serata all’aeroporto di Fiumicino da Nuova Delhi destinati a test e quarantena per arginare l’ultima, pericolosa variante del Coronavirus. Cinquanta di loro vanno nella cittadella militare della Cecchignola, gli altri in un Covid hotel sempre a Roma.

La nuova ordinanza di Speranza A chiedere una stretta è il presidente del Lazio, Nicola Zingaretti. Richiesta accolta dal ministro Speranza, che con una nuova ordinanza vieta l’ingresso, da qualsiasi punto di confine, a chi negli ultimi 14 giorni abbia soggiornato o transitato anche in Bangladesh oltre che in India. Il provvedimento inoltre, visto l’ulteriore aggravamento della situazione epidemiologica nei due Paesi, rafforza le misure di isolamento per le persone residenti in Italia autorizzate al rientro.


Il braccio di ferro sul coprifuoco In Italia intanto continua lo scontro sul coprifuoco. “Al momento è stato fissato alle 22 – ribadisce il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini – ma il decreto riaperture contiene un meccanismo secondo il quale ogni 15 giorni c’è un check” sull’andamento dei casi e delle immunizzazioni e quindi “siamo pronti gradualmente ad alzarlo alle 23, fino a toglierlo del tutto”. Le Regioni sembrano allentare il pressing e non chiederebbero una data precisa.

Confermato il Salone del Mobile a Milano Intanto da Milano arriva la notizia attesa da giorni: il Salone del Mobile 2021 ci sarò, come da programma dal 5 a 10 settembre . E farà base come tutti gli anni alla Fiera di Milano in una edizione che sarà  “unica e innovativa” con un progetto, ancora da definire nei dettagli,  affidato e coordinato da un curatore di fama internazionale. A distanza di quasi una settimana da quando le sorti dell’appuntamento milanese parevano legate a un filo, dopo il no di molte delle imprese espositrici, si è trovata la quadra anche grazie al pressing della politica.

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