Si cerca in una villa polacca il tesoro di Himmler: 48 casse d’oro
In un altro documento, un diario scritto da un altro ufficiale, si identificano 11 località della Bassa Slesia in cui sarebbe stato sepolto un tesoro, e nella pagina del 12 marzo 1945 si parla del palazzo di Minkowskie: “Nell’orangerie è stato scavato un abbeveratoio, che è una casa sicura per le casse e i contenitori consegnati”. Del tesoro farebbero parte anche le casse del cosiddetto “Oro di Breslavia” scomparso dal quartier generale della polizia tedesca negli ultimi giorni del conflitto. Si stima che il tesoro potrebbe pesare fino a 10 tonnellate e avere un valore vicino ai 700 milioni di euro.
Nessuna caccia al tesoro può avvenire senza mappe e documenti che associazioni segrete custodiscono di generazione in generazione, e anche questa non fa eccezione. A occuparsene è la Fondazione Ponte della Slesia, che ha acquisito i diritti sulla vecchia villa ormai in rovina. Le informazioni sui tesori nazisti che sarebbero sepolti nei dintorni sono state fornite da una associazione massonica fondata mille anni fa, già molto vicina ai nazisti e ora pentita, la Quedlinburg, che prende il nome una piccola città della Sassonia-Anhalt. Molti dei suoi membri furono nominati ai vertici delle SS e uno di loro, il generale Hans Kammler, guidò la progettazione delle camere a gas e dei crematori usati nei campi di sterminio.
La loggia risale al primo re tedesco Enrico I di Sassonia, del quale Himmler credeva di essere la reincarnazione. I nazisti usarono l’eredità di Enrico per legittimare il proprio potere e tenevano cerimonie rituali sul sito della sua tomba nel monastero di Quedlinburg. I membri dell’associazione hanno ora messo a disposizione i diari e i documenti che hanno custodito dalla fine della guerra “come atto di espiazione per le sofferenze della Polonia per mano della Germania”, e anche per fare dimenticare il vergognoso appoggio dato a Hitler e alle sue nefandezze.
LA STAMPA
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